domenica 22 novembre 2015

Il gavone verde Vigliakko



Se ci fate caso, uno a mare può andare completamente nudo, con la ciola al vento, e tornare alla macchina vestito. 

A patto di prestare attenzione a tutto quello che ci si para davanti. 
Le coste esposte ad ovest, qui in TerraMarcia, sono sovente un immondezzaio pazzesco.
Il mare restituisce sempre tutto, ma son sicuro che a noi abitati della Sardegna ci restituisca molti di più di quello che ci spetterebbe.
Di legname un infinità, immediatamente dopo, la plastica, onnipresente e di qualunque forma. Bidoni, bottiglie, tavole, guarnizioni, materassini, palloni e via dicendo.
A volte, oggetti francamente surreali per la loro posizione sulla costa, come le immancabili bombole del Gas e gli pneumatici.
Anche cadaveri in buon numero. Una decina all'anno fanno sempre la loro comparsa sul litorale sardo.

Troverete sempre delle scarpe, ovunque in qualunque tratto di costa prima o poi ci sono le scarpe, male che vada una sola....ma è già qualcosa.

Poi uno straccio, busta, tenda per farsi un vestito e una sagola o cima spezzata da legare in vita. 

Ma poniamo il caso di andare a pesca vestiti, cosa ragionevole....cos'altro può esserci di utile se aguzziamo la vista?

Bene vi racconterò di quando ero in scogliera, con il solito zaino, e dopo parecchi minuti e forse ad un paio di km dalla macchina, apro lo zaino per bere un sorso di San Martino.....ma nello zaino non c'era!!!!!!

Avevo dimenticato di metterla dentro, sicchè mi trovavo sotto il sole, con una sete bestiale che aumenta a dismisura proprio quando realizzate di non poter bere.....e la macchina a 2 kilometri.....accidenti ai prostaffe!
Certo non sarei morto....ma che rottura di p@lle dover tornare indietro per bere....

Ecco quella volta li, ho vissuto uno dei momenti più sbalorditivi di sempre, non ci potevo credere finchè non l'ho afferrata.

In una caletta vicino a dove stavo imprecando....scorgo qualcosa di interessante...che veniva mosso dal frangersi dell'onda nel sottoriva.....

La sagoma è quella, ma decido di avvicinarmi ulteriormente e vedo una bottiglia di plastica.....una delle decine di bottiglie di plastica che si trovano per mare......ma questa galleggiava!...... scendo fino all'acqua e la afferro con le mani.
La guardo bene ed era una bottiglia di plastica.....verde.....CHIUSA!!!!!!!!!!!!!!
L'etichetta era scolorita ma dalla forma poteva essere acqua lete o ferrarelle del cazzo....va be poco importa.

Visto che Unabomber è fra noi decido di stapparla e bagnarmi giusto la lingua per scongiurare il pericolo di esplosivo/acqua raggia, varechina ecc....
Sembra acqua.....

Altro piccolo sorso ed è indiscutibilmente acqua......so che non andrebbe bevuta acqua in bottiglie esposte sotto i raggi solari.....ma sti cazzi.....questa la bevo.
A 3 anni di distanza sto abbastanza bene, cervello a parte.


Meno di un mese fa.....tornando alla macchina, dall'alto della scogliera, notai un "punto" rosso incastrato fra gli scogli....."scendo o non scendo?"......"dai andiamo a vedere".....va a finire che ho trovato il kit del perfetto subbaqqueo!!
Ho cercato anche il cadavere per la verità.....ma non l'ho trovato, per sfortuna. Ma sicuro che arriverà. Il mare certo non se lo tiene il corpo di quel beduino.



Il kit conteneva.....Retina porta pesci, vuota, boa seac sub con annessa bandierina staccabile.....sagola di 50 metri in perfetto stato, con il suo raccoglitore giallo.....4 moschettoni di acciaio inox ed infine.....laccio da bracconiere con il quale quei balordi si fanno le fotografie....

Naturalmente è finito tutto nello zaino ed ora è a casa, dopo esserne diventato proprietario a titolo originario per intervenuta occupazione accompagnata dalla volontà di farlo proprio.

Spesso è capitato di trovare altra roba che sul momento non serve ad un c@zzo ma nel dubbio va presa.....ricordatevelo.....cavi elettrici....lacci delle scarpe.....bobine di teflon, bastoni da pollaio.....insomma....se prestate attenzione a casa si torna sempre con qualcosa.

Meglio andare male organizzati e peggio equipaggiati per non scatenare le ire degli Dei, qualcosa sul posto la si trova sempre.
Non avete buste?? non sapete come trasportare il pesce???
C@zzo ve ne frega, tanto c'è la cassetta benedetta inviata dal mare.




Non credo di aver mai provato più soddisfazione nel trovare una cassetta in questa situazione. Pieno di pesce, senza busta.
Poi dritto a casa e fuoco alle polveri. 




E' mia ferma convinzione che tutto ciò che implicitamente sottointende catture anche solo ipotetiche....vedi busta per mettere il pesce....o macchina digitale.....promani influssi malefici che possono compromettere la giornata.
Quindi non portatevi nulla. Se siete delle persone per bene, ci penserà il mare ad aiutarvi.

Le scarpe spiaggiate, ed in particolare i lacci, mi hanno permesso non solo di realizzare meravigliose collane di pesci, ma anche di trasportarli agevolmente.

                            





Per ultimo, voglio rendervi partecipi di quello di cui sono più orgoglioso.
Per la verità qui non serviva un aquila per vederlo vista la dimensione, ma comunque serviva un'enorme forza di volontà e forza fisica per portarselo via.

Durante una delle mie peregrinazioni in scogliera con il Proc. Avv. Manca, ci siamo imbattuti oltre che in un naufragio, anche in tutta una serie di oggetti di indubbia utilità ma che presentavano un problema immenso per il loro trasporto alla macchina.

Per intenderci sono posti dove bisogna andare con lo zaino da 50 litri sulle spalle vista la strada da fare ed il fatto di non poterla percorrere con le scarpe da wading ed i waders addosso.

Solitamente la roba che trovo la infilo nello zaino ma questa volta ho dovuto infilare lo zaino dentro. hahhahaha

Sto parlando del gavone vigliakko.



Un bellissimo, enorme, gavone richiudibile, in perfetto stato.
Quando l'ho visto sapevo che avrei dovuto portarlo via.
Già ma come?
E' veramente grande....molto più grande del mio zaino, l'avvocato non sembrava troppo entusiasta, ma quello era chiaramente un dono del mare che andava raccolto.



Così considerando che per la natura del tragitto e la sua lunghezza non poteva essere trasportato da due persone, era ovvio che ci avrei dovuto pensare da solo.
Facendo dei rapidi controlli, il gavone era circa il doppio se non il triplo dello zaino, presentava diversi fori nei lati corti, così la brillante idea.....legherò lo zaino al gavone, e ne sfrutterò gli spallacci e le fibbie per portarlo sulle spalle.
Immediatamente ziu Manca ha provveduto a trovare dei pezzi di corda marci in loco, con i quali abbiamo saldamente legato il gavone allo zaino....e con 15 kg sulle spalle tra scarpe da wading, attrezzature da pesca, bottiglie d'acqua, roba da mangiare ecc....abbiamo cominciato la risalita....che fatica dio santo....pendenze del 200% fino alla macchina.
Dopo 10 minuti passati a capire come attaccare la parete....via su come delle lepri....




.....col bottino, che ancor prima di legarlo allo zaino sapevo come lo avrei usato.

Arrivato a destinazione ho fatto delle foto per illustrare l'arguto stratagemma per il trasporto del prezioso gavone.



Per la realizzazione del'imbragatura ziu Manca ha eseguito il 
classico nodo senza nodo di Kevin Nash.





Il contenitore per il marcio della macchina.
Tutta la roba marcia, lurida e impestante sarebbe finita sempre la dentro.....basta scarpe sporche di sabbia, giacche bagnate nei sedili, basta stivali pieni di fango....la mia vita è cambiata.

































Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.