giovedì 26 giugno 2014

L'or e signori


Ci sono a mio avviso 2 momenti perfetti per andare a pesca. Quello in cui il pesce mangia e quello in cui viene bene a noi. A volte riesco a farli coincidere, anzi la tendenza è quella, altre volte no. E vado a pesca quando ne ho voglia.
La differenza credo stia tutta nella predisposizione d'animo che ho quando recupero lo sciorlain. Nel primo caso le aspettative seguono lo sforzo che ho impiegato per andare a pesca.
Sveglia presto, prestissimo, magari con 4 ore scarse di sonno quando fuori è ancora buio pesto. Arrivo sul posto mi infilo nei waders e via a camminare per le scogliere. Ma dopo mezzo kilometro mi assale regolarmente il dubbio di non aver chiuso la macchina quindi torno indietro a verificare. E la voglia di pescare sale a dismisura.
Nell'altro caso non ho nessuna aspettativa, anzi ho la certezza di lanciare nel nulla. Ma la pesca non è fatta solo di lanci e recuperi.
Così apprezzo il fatto di aver dormito il tanto necessario per non ritrovarmi con le visioni a metà giornata e l'aver fatto colazione al bar. Si parla comunque di orari decorosi per uno che millanta di andare a pesca.
Se invece si ritarda troppo si rientra nell'Or e signori. Non è un orario preciso o comunque definibile ma se quando entri in macchina ti sorge spontanea la domanda: "ma che c@zzo ci vado a fare a pesca ?"...... allora sei in piena or' e signori. Ed è a quel punto che devi premere l'accelleratore e fiondarti a pesca perchè la giornata in realtà te la stai già godendo alla grande. In questa fase ogni ritardo la migliorerà ulteriormente......e ogni altro imprevisto deve essere ben accetto.
Non è detto che la giornata in termini di catture sia da buttare. Ma sticazzi..... ormai ci sono e lancerò a getto continuo fino a quando abboccherà qualcosa. Ripeto io cerco di fare il massimo per andare a pesca quando vuole il pesce ma ci sono state delle giornate, specie in zone lontane dove sono arrivato a pesca in piena or'e signori. E vi dirò che non è andata malaccio anche se le condizioni sconfinavano nel dramma sia chiaro. Ma arrivare a pesca alle 10:30 - 11:00 è comunque ridicolo. Però mi son svegliato bene, messo in macchina, fatto colazione lungo strada e incontrato con uno dei miei discepoli che mi stava aspettando seduto in un altro bar tanto per cambiare.
Ed eravamo talmente vicini all'ora di pranzo che nella mia testa stavo già cercando di decidere la logistica per pranzare come si deve, ossia tavolino sedie, griglia strategica, zona brace, salumi, formaggi, carne e vino in maniera moderata perchè altrimenti non mi alzo più. E la pesca??
Bhè quella ormai è di contorno. Non mi preoccupo neanche di cambiare esca, quella è collegata al moschettone e quella mi tengo. Se il pesce c'è abbocca se non c'è non abbocca. Non sarà un altro pezzo di plastica a convincerlo. 
Comunque la verità è che dopo aver scollinato e visto il mare la situazione cominciava a prendere una piega drammatica. MI aspettavo un metro d'onda ma al mezzo metro non si arrivava. Acqua limpida come sempre, zero vento e un dito di schiuma. 
A questo punto lo sciorlain sarebbe servito a poco, pochissimo. Anche se in queste condizioni il lancio acquista un sapore particolare....anzi io a lanciare bene godo tanto. Quei lanci dritti perfetti che solo con lo sciorlain e pochi altri riesci a fare, e una decina di lanci me li son fatti per il gusto di farli. sapevo che non avrei preso nulla ma vedere lo sciorlain finire nelle folate di grecale e raggiungere distanze siderali da sempre molta soddisfazione. Ma un pescetto volevo prenderlo sicchè ho cambiato tattica e innescato a testa china un vutidì abbracciando il credo della pesca top uoter che io ho tanto combattuto in passato. E di questo mi vergogno abbastanza......intendo essermi piegato all'evidenza dei risultati...... salvo poi diventare maestro della disciplina. Non l'ho deciso io.  Ma leggendo quà e là su internet ho capito che bastano 4 pesci per poter dispensare consigli per gli acquisti, fondare nuove tecniche e scrivere il proprio vangelo dello spinning. Io che di pesci ne ho preso una quantità ormai indefinibile posso autonominarmi Maestro del top uoter system. Fra l'altro stavo usando una canna che certo non è fatta per muovere vutidì. Il semmi si muoveva davvero alla c@zzo di cane tanto da farmi dubitare delle mie capacità.
Ziu Manca mi insegnò il suo recupero e soprattutto mi dimostrò che le spigole mangiavano davvero a galla in mezzo alla schiuma....ma qui di schiuma non se ne aveva traccia.....quindi che fare??
Per svoltare sarebbe servito davvero il colpo da Maestro appunto, un recupero nuovo, un recupero sconosciuto ma allo stesso tempo innovativo a cui non ho ancora dato un nome anche se lo meriterebbe perchè è solo grazie a lui che ho compiuto il miracolo....e  non appena ho realizzato il fattaccio avendo la go pro 7 scarica ho preso dalla tasca la digitale da uomo di città e scattato 3 foto a testimonianza dell'evento. Una bollata dietro al semmi!!...eccone un' altra!! milla! ....ce l'ho!




in un primo momento schizzi e schiuma irregolari che mi hanno insospettito .....



Poco dopo la situazione diventava più chiara
ed infine la certezza di aver allamato sullo stesso lancio una spigola per ancoretta.....roba da prostaffe....da prostaffe arancione



Si erano lanciate sull'esca quasi in contemporanea, a pochi secondi l'una dall'altra annullandosi a vicenda in pratica. non opponevano nessuna resistenza oltre il peso......Erano le 11:40 del mattino. e quello che non sapevo è che la giornata sarebbe stata memorabile. Un caldo incredibile per il periodo, cielo terso, mare praticamente piatto e schiuma quasi assente.
Spigole a mazzi. Sparivano e riapparivano dal nulla, attacchi a 160 metri da riva, scodate sotto i piedi, ma era evidente che gradissero solo poche esche, semmi su tutto, ma anche il frodo popper e altra robaccia destava la loro attenzione.







E la taglia era interessante per il forno. Ho dovuto sfilettarne responsabilmente soltanto 2 e ributtarne altre 8 che non avevano resistito al recupero segreto....perdonerete se non metto tutte le foto ma il mio blogghe si basa sull'autosostentamento e preferisco tenerne alcune per quando scriverò l'esegesi della pesca a galla......






E qui di seguito qualche foto mal fatta di pezzi rilasciati, ogni rilascio una secchiata di carpaccio che riprendeva il largo. Son stato male davvero, ogni pesce che andava via una coltellata ma forse smazzandole tutte sarei stato peggio. Poi una rottura di p@lle pulirle, recuperare la bottarga ecc ecc.....2 son più che sufficienti. Anche perchè le sacre scritture di Gross vietano la vendita del pesce. Avrei potuto barattarle con qualcosa ma sul momento non mi veniva nulla in mente.







Ecco il vero senso dello Sfilettare responsabilmente....oggi più di altri giorni sono stato responsabile. Vincere la tentazione del far razzia nel giorno in cui le spigole mi saltavano addosso. Infine il Mad bottino, giusta ricompensa per essermi svegliato con calma, aver fatto colazione al bar e raggiunto il luogo di pesca verso le 10 all'ora dei signori.


Purtoppo ho notato che le catture sono terminate quando il semmi ha perso l'occhio destro. Consiglio a tutti di buttarlo in quel caso e ricomprarlo nuovo. perchè l'occhio così come le ancorette fanno sempre la differenza e cambiano il nuoto all'artificiale e siccome i pesci fessi non sono se ne accorgono facilmente.
Poi anche se non centra nulla.....durante la mattinata si è riacutizzato un dolore fortissimo al polso che mi impediva di gercare....capita anche a voi? e se non potete gercare a pesca ci andate lo stesso??...... ahahhaha dio santo come siamo ridotti.....

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