martedì 19 agosto 2014

Vite da Guru



Nasce ad Oristano un numero imprecisato di anni fa e nessuno conosce la sua vera età perchè non ha mai festeggiato un compleanno.
Le fonti dicono che si sia appassionato fin da piccolo al mondo acquatico, cimentandosi nei primi periodi in una pesca rudimentale e quantomai rozza, fatta di reti, forchette, qualche amo e un coltello da cucina a punta tonda.
Comincia da perfetto raccoglitore dell'età della pietra, razzola per gli scogli arrastando l'arrastabile con i pochi strumenti in suo possesso. Presto però capisce che nel mare non ci sono solo pattelle, bocconi, anemoni e paguri, così decide di fare il grande salto e armarsi di canna da pesca e mulinetto, così come lo chiama lui.
L'età avanza e la voglia di trovare un suo spazio diventa ormai irrefrenabile. Frequenta assiduamente ogni negozio di pesca sotto false generalità non sia mai che qualcuno gli chieda di andare a pesca insieme.
Affina le cazzate grazie a lunghe discussioni col negoziante di turno che gli vende un mucchio di robaccia e lo inizia allo spinning secondo delle regole consuetudinarie di stampo tribale.
Sono gli anni di Sispì, si iscrive al forum, naturalmente sotto falso nome e partecipa ad ogni diatriba possibile.
Mette bocca su tutto anche se non ha la minima idea di quello di cui sta parlando, Ma con abile arte dialettica imparata in negozio la sua fama virtuale comincia a crescere esponenzialmente tanto da non dover dimostrare di aver mai pescato nemmeno una sarrana. 
Rompe col negoziante in un impeto di presunzione ma dopo mesi di cappotti torna col capo cosparso di cenere in negozio chiedendo lumi sulla pesca di serra e leccie che impestano letteralmente le soleggiate coste ovest della Sardegna.
Li prendono tutti, ma lui fa solo da spettatore, salvo poi raccontare sul forum di pescate incredibili. Di foto manco a parlarne.
Cosi armato di una 2 metri e 70 lancia le prime rudimentali esche di superficie e la presenza di serra è talmente massiccia e incondizionata che riesce a portarne al coppo più di uno.
In pochi mesi si convince di essere l'Eletto, i serra continuano ad uscire con regolarità, non sapendo che si tratta della pesca più facile del pianeta dopo quella ai tropici, ai blec bass e sulle mangianze.
Passato il periodo estivo i serra cominciano a latitare e del pesce non ricorda più nemmeno la forma.
Arrivano le condizioni difficili e finito l'autunno si ritrova al punto di partenza. Gli altri pescano e lui guarda e basta.
Così deciso a cambiare registro ritorna a fare la pesca virtuale sul forum. E proprio durante il periodo di massima disperazione adocchia un soggetto che muove i primi passi nel mondo dello spinning salso. Da subito si rende conto di aver a che fare con un fuoriclasse assoluto che nonostante la giovane età ha sempre vissuto lo spinning ai massimi livelli. Lo contatta, riducendosi a supplicarlo per andare a pesca insieme così da poter finalmente imparare qualcosa.
Egli accetta e si reca in terre oristanesi con una canna da pesca un mulinello e 4 esche in totale perchè chi sa pescare non ha bisogno d'altro.
Dopo le presentazioni avvenute con inchini ripetuti e richiesta di grazia si son diretti a pesca in zone completamente nuove agli occhi del Messia.
La giornata si rivela trionfale, spigole a mazzi, divulgazione di segreti e trucchi senza freni inibitori, ma soprattutto la possibilità di vedere dal vivo la pesca di pesci dichiarati prima del lancio. Spigole prese da scogliere alte 10 metri col gyodo fermando l'esca nel gradino, discussione sui nodi e sugli ami singoli e soprattutto la nuova, almeno per lui, classificazione delle canne in bastoni da pollaio e belle canne. Convinto ad abbandonare i discorsi sull'azione, le once, il castin ueit, foregrip e reargrip, rientrava alla macchina promettendo fedeltà assoluta al suo Signore.
E così fù negli anni avvenire. Si dimostrò un fedele discepolo ma con ancora evidenti lacune di tecnica e comportamentali.
Celebri sono stati i suoi innumerevoli pacchi presentati all'ultimo minuto e a volte nemmeno annunciati, inspiegabili sparizioni e assurdi allontanamenti dal luogo di pesca senza proferire parola.
Alcuni incidenti hanno segnato indelebilmente la sua già delicata armonia spirituale.....come quella volta che finì in acqua con la canna a lui legata solo per tramite dell'amo singolo di coda di un' esca conficcato nel dito indice.....
Ma nonostante il suo Mentore abitasse a centinaia di kilometri di distanza non riusciva ad approfittare delle altre indiscusse personalità che la sua provincia offriva....ricordiamo Ziu Manca, Therealdeal, Delfino Curioso e infine il pervestito che ha trovato la sua vera ragione di vita ai navigli di Milano.
Dopo svariati anni di allenamento e di esperienze in ambienti diversi e molto più complessi rispetto alle sue zone, capì che era il momento di spiccare il volo. E il suo Maestro tentò di aiutarlo raccontandogli di come fosse difficile pescare a galla e di come neanche lui avesse mai raggiunto risultati soddisfacenti.
Così il buon discepolo che stupido non era, ma ingenuo si, pensò di guadagnarsi un briciolo di popolarità specializzandosi nella pesca in superficie. Dapprima coi Serra per poi concentrarsi sulle spigole....e più ne prendeva più il suo Maestro lo incoraggiava dicendogli di quanti tentativi a vuoto avesse fatto pescando a galla.
Ma come sempre accade, accecato dalla voglia di scrollarsi di dosso l'ombra della sua Guida cominciò a sfidarlo apertamente per dimostrare a se stesso che ormai non aveva più nulla da imparare e ben poteva tornare a scrivere sui forum e sui gruppi di ebeti presenti su feisbuc forte del suo pregevole curriculum.
Tuttavia gli incontri col suo Maestro continuavano di tanto in tanto e ogni volta, la realtà che gli si palesava davanti era dura come la pietra. 
Talmente dura che pensava di poter fare a meno dello sciorlain 140 in forza del frodo popper, che il sasucchio 120 fosse una sola velleità da marchettaro e l'artista 105 l'ennesimo bluff che il suo Maestro aveva messo in piedi per prenderlo in giro.
Ma ben presto si accorse che erano tutte esche di indiscussa efficacia, irrinunciabili per qualsiasi persona dotata di intelletto e determinata a pescare più degli altri.
Ne prese atto e si procurò le esche che pensava gli mancassero per poter finalmente raggiungere la tanto agognata autonomia......ed il Maestro nel frattempo si preparava a ridimensionarlo liberandolo dal velo che gli copriva gli occhi da tanto tempo. Gli mostrò di come in realtà a galla pescasse da sempre e solo per senso di umanità non gli avesse mai mostrato le prove.
Così, travolto da un impeto di rabbia misto ammirazione, salì in macchina deciso a raggiungere le falesie di Capo Frasca per poi lanciarsi nel mare in tempesta e liberarsi almeno in questa vita di quello che ormai era diventato il suo incubo ricorrente. 
Quando fu a pochi metri dal dirupo esitò nell' inserire la marcia....attimi interminabili di attesa che divennero ore....tanto che si assopì nel sedile della macchina e si risvegliò di prima mattina ancora frastornato. Prese coraggio, accese il motore e tornò verso casa.......e durante il tragitto, dopo alcuni tentennamenti, alzò il telefono per chiamare il suo Dio che come al solito fu ben felice di ascoltarlo.
La chiamata prese toni inaspettati tanto da costringerlo a fermarsi in una piazzola di sosta, scendere dall'auto e sedersi sull'asfalto in un mare di lacrime.
Sentendo tutta la disperazione del suo adepto gli concesse un altra possibilità..... sarebbe andato a pescare con lui ancora una volta....di domenica, con la luna piena, a fine mattinata e con una sola esca.
Voleva a tutti i costi farlo pescare più di lui almeno per una volta....voleva regalargli un attimo di quella felicità che aveva tanto desiderato ma mai assaporato.
Lui avrebbe potuto usare ogni esca possibile eccetto bombe esche da roc frocing e esche vive.
Il Maestro si presentò con una sola esca. Un vutidì di una bruttezza indescrivibile.....le possibilità che pescasse qualcosa rispetto a chi avrebbe potuto usare indistintamente sciorlain, frodo popper, artist, hidro tiger, ranger e sasuke erano prossime allo zero.
E dopo svariate ore in cui il Maestro aveva passato tutto il tempo a far finta di sbrogliare parrucche immaginarie per lasciargli la possibilità di lanciare sempre per primo, fece un lancio. IL lancio. In un punto preciso nonostante l'onda frangesse direttamente sotto i suoi piedi.
ZIG ZAG ZIG ZAG ZIG ZIG ZIG ZAG e spigolona estiva a galla alle 2 di pomeriggio il 7 di luglio con la luna piena.


Stimata fra i 7 e i 9 kg, fu immediatamente liberata ed il Profeta smise di pescare nella speranza che il suo allievo finalmente desse prova di aver imparato qualcosa ma la giornata terminò al bar a bere San Martino Frizzante ghiacciata.
Abbassata la temperatura corporea e rimesse in moto le normali funzioni cognitive capì con certezza che non avrebbe mai potuto competere col suo Vate e gli giurò nuovamente fedeltà eterna perchè Egli aveva dimostrato ancora una volta di riuscire a pescare in condizioni impossibili utilizzando una sola esca e per giunta inqualificabile.

Ogni riferimento a persone cose e fatti è puramente voluto.
Molte verità condite con qualche cazz@ta XD :-D