lunedì 4 luglio 2016

Baywatch Spinning

Che sia questa la fine che faremo?

Serviranno dei bagnini per andare a pescare?



Dovremmo forse guardare il colore della bandiera per decidere se lanciare e, in caso di vessillo nero, andare al baretto a bere birra ashtaggandoci su instagram?

#Yo bella zio!, "mi son svegliato all'alba ma il bagnino mi ha proibito di pescare", allora dritti al bar. #birrasalvacappotto #bellavita #paradais" etc etc etc.

E' sempre difficile far trasparire i toni dei miei lamenti, sono assolutamente fraintendibili ed interpretabili in qualunque modo.

Vi prego quindi di tenere sempre a mente che forse non c'è l'ho con nessuno, che dormo sereno la notte, che scrivo per il gusto di scrivere senza fare praticamente mai nomi e cognomi......salvo allusioni più o meno circostanziate. Ma di astio manco a parlarne. Almeno dalla mia parte. Voglia di riderci su molta, certo a volte mi capita di ridere delle sventure altrui ma che ci posso fare se le circostanze sono grottesche??!!

Mi sforzo di non fare considerazioni di nessun tipo vedendo un prostaffbassangler indossare il salvagente quando pesca dalla bassboat.

Ma è impossibile. Più li guardo e più penso a quanto siano alle pezze.

La mia analisi è la seguente: 10 anni fa nessuno usava i salvagenti, almeno in italia, 4 gatti forse.

Nelle foto comparivano persone normali, sorridenti il più delle volte.
Il salvagente ritengo sia stato introdotto per pura necessità di classe.
Dei rischi non frega un c@zzo a nessuno, è un segno distintivo di prostaffaggine latente.
Da quel tocco di professionalità innegabile al soggetto che viene ritratto in foto.
Da quel non so che di serietà ai suoi pensieri, che per avere un peso nel Mercato, devono essere sempre più profondi rispetto a quelli del pescatore base a cui piace avere il cervello vuoto quando va a pesca.

Fateci caso. E' moda pura e semplice, è l'ennesimo gadget da vendere sul mercato, non perchè salva la vita ma perchè semplicemente fa guadagnare. Di un' ovvietà avvilente.
Gli aspiranti prostaffe vedono i loro guru col salvagente e tutti corrono a comprarlo.

Non si vedono più persone vestite di stracci in quell'ambiente. Tutti con felpe/camicie megasponsorizzate, cappellini, guanti tattici, salvagenti ecc ecc.
Anche chi ancora paga tutto, pure le girelle, cerca di cucire patch alla propria maglietta per darsi un tono.
Per passare da pescatore moderno e cosciente del suo agire.
Il Salvagente è ormai indispensabile.

Anche se non serve a nulla, anzi potrebbe servire nel solo caso in cui, viaggiando a velocità folli con quelle cazzo di barche, qualcuno finisse in acqua.

Ma la vita te la salvi nel passaggio precedente, ossia non sfiorando i 40 nodi in navigazione, mentre ovviamente riprendi tutto per il tuo canale marcio di iutub.

Quello che voglio dire è che l'unica cosa che ci/vi tiene in vita a pesca, è il senso del pericolo.

Del salvagente non ve ne fate una mazza.
Da barca o da riva è uguale.

Anzi il salvagente è deleterio perchè abbassa la soglia del pericolo, fa rischiare ancora di più, magari anche solo inconsciamente perchè siamo più sicuri di noi stessi.

Il senso del pericolo è reale, è la somma di quelle valutazioni sensoriali che dovremmo fare ogniqualvolta andiamo a pesca e le situazioni sono difficili.

Dovrebbe essere innato, e coltivabile con l'esperienza.
I piccoli passi sono fondamentali.

Anche andare a pesca con attrezzatura poco performante lo affina indelebilmente.

Fare i primi passi in scogliera con gli stivali chiarisce subito alcuni concetti. Che lo spinning può essere pericolosissimo, mortale a volte.

Lo stivale ha poco grip, pochissimo, il che dovrebbe far schizzare la vostra lancetta del pericolo fuori giri, e farvi ponderare bene ogni passo.

Certo quando passi al feltro ti si apre un mondo nuovo, ma conosci perfettamente la sensazione di precarietà dell'equilibrio e farai di tutto perchè questa non si verifichi di nuovo a quelle intensità.
Tenderai comunque, in forza della maggiore stabilità acquisita a fare passi più azzardati, magari mettere un piede dove con lo stivale non l'avresti mai messo.....ma anche col feltro si scivola se non sai dove stai poggiando.

I piccoli passi sono la nostra salvezza, che cazzo il salvagente.

Non si può passare dalla spiaggia alla scogliera in una settimana e pensare di essere all'altezza.
Bisogna allenarsi, fisicamente, e soprattutto allenare i sensi.

La vista è essenziale, solo col tempo si riconoscono le onde e i loro effetti prima che frangano sulla costa....ogni onda va osservata, e poi guardi la lenza, poi l'onda, poi guardi di lato, poi ti giri per vedere se hai una via di fuga..ecc ecc....pensate tutto quello che c'è da tenere sottocontrollo....e la gente pensa che sia una passeggiata.

I rumori...i suoni sono fondamentali...anche da quelli capisci l'intensità del mare e la sua forza, e nel caso in cui tu sia di spalle, sostituiscono letteralmente gli occhi.....ed il tatto....è allo stesso modo importante....capire bene come si comporteranno i tuoi piedi, se hanno grip sufficiente, se ti puoi permettere una presa con ancora più angolazione, o se stai per scivolare, se in caso di necessità puoi reggerti su una sola gamba, e quale delle due.....

Il salvagente non vi salverà.
Se cadi in mareggiata col salvagente sei morto lo stesso....perchè il mare ti sbatte contro le rocce, poi quando pensi di avercela fatta di riporta via.....cos'è dobbiamo finire a pesca col salvagente ed il casco integrale? e magari le ginocchiere? 
Anche se sei in compagnia e indossi il salvagente....sei sicuro che il tuo amico sia pronto a buttarsi in acqua per recuperarti?
Non è che andate a fondo insieme??

Si da la colpa ai waders che sono una trappola! Che vai a fondo!
Balla colossale, i waders e le scarpe galleggiano, parlo di roba seria non so se le ariflò marce rimangano a galla.
Le mie simms galleggiano a tal punto che non riesci a mettere i piedi sotto.

Certo non ti facilitano i movimenti. Questo è vero.

Ho visto coi miei occhi, persone che non sono abituate a quel tipo di pesca, essere spazzate via dal mare. 
Tutte ripescate, per fortuna, con qualche taglio. Ma vive.
La colpa era solo loro.
Tutta loro.

"Il mare va rispettato!"
Altra frase del qualunquismo più becero.

Il mare va semplicemente conosciuto, e lo conosci andandoci centinaia di volte.

Conoscere i venti, le correnti, le onde, come frangono su quella roccia dove sei già stato decine di occasioni.

Più frequenti un posto più lo conosci e meno rischi.

Sapere che c'è un enorme differenza tra mare montante e mare in scaduta...sembra scontato ma quanto lo sanno?

Quanti prima di andare a lanciare osservano le rocce per capire quali siano quelle asciutte e quelle bagnate per capire dove fino a quel momento siano arrivate le onde?

E se anche sono asciutte....che senso ha fare questa considerazione se il mare è montante, ergo possono tranquillamente arrivare onde più importanti pronte a spazzarti via?

C'è ancora chi cambia l'esca dando le spalle al mare dio cristo!
E mi vengono a parlare del salvagente!!!!!

Ho visto persone non aprire l'archetto col pesce in canna e non scappare dall'onda che si era fatte intravedere da molto prima.....abbiamo cominciato a recuperarlo a pezzi, prima il cappellino, poi la canna, poi lui, a dolori......se non si ha il senso del pericolo si rischia davvero.

Bisogna prendere migliaia di decisioni in frazioni di secondo.....pensate che ogni passo è fondamentale....quanti passi fate a pesca?? E tutte le volte che si vede quel punto fantastico dove lanciare....quanti riescono a rinunciarci?

Di cadaveri ne ho sentito almeno 2-3.....di persone che hanno visto la madonna almeno 4-5.....gente che ha smesso di pescare o che si è presa una pausa......ci mancherebbe ci sta tutto. 

Forse è passato un messaggio sbagliato, io non ho mai avuto episodi spiacevoli in quasi 10 anni, facciamo 8.
Perchè avevo il terrore di cadere, il terrore di farmi male, il terrore di essere trascinato in acqua.

E questo terrore non mi ha mai fatto correre a comprare il salvagente.....mi ha sempre fatto pensare e desistere prima di fare il passo più lungo della gamba.

Questo è quello che vi serve, ma non lo vendono.