lunedì 20 maggio 2019

Pappagalli a pesca




Indeciso se prenderla alla lontana o meno, e l'argomento lo meriterebbe per la verità, procedo per la più sicura via mediana.

Una premessa però è doverosa, ripararmi dalle critiche non è mai stato così necessario.

Non sono stato il primo e ne, ovviamente, sarò l'ultimo a pescare a spinning. 
Ho scritto, anche in passato, che ci siamo ritrovati con i pilastri di questa disciplina già belli che edificati.

Dai primi anni 2000 il grosso era stato fatto. Da altri. 
Si poteva e si può ancora oggi, lavorare di fino.
Ed è in parte quello che mi ritrovo a fare io.

Se non fosse stato possibile non avrei continuato. Questo perchè devo, in tutte le cose che faccio, metterci del mio. Poterle plasmare a mia immagine e somiglianza, darle la mia impostazione.
E mi pare di esserci riuscito con discreto successo.

Seguire le stesse precise orme di chi è passato prima di me mi fa venire la nausea. 
Faccio revisionismo storico spesso, forse troppo, per essere sicuro che quello che sto facendo, sia farina del mio sacco. E cercare di mettere un'impronta là dove nessuno è passato, vale quanto 2000 spigole prese nel posto x con l'esca y locustata agli altri.

Che sia lo spot, un'esca, un'intuizione, poco cambia. Lavorare per se stessi è quello che dovrebbe farci andare a letto col sorriso. 
E ho sorriso tanto, tantissimo, più di quanto avrei mai immaginato.

Sul pc ho 49 cartelle relative a 49 spot marini che frequento più o meno assiduamente. 
Trovati quasi tutti da me. E rappresentano comunque un numero irrisorio rispetto agli spot che qua al Nord ancora possono essere scoperti e frequentati, che per mancanza di tempo non riesco a battere quanto vorrei. Ma non c'è anno che non trovi qualche nuovo punto o tratto di costa mai battuto prima.

E quando ( poche volte ) mi hanno portato in qualche posto a me sconosciuto, ho compensato leggendo il mare alla mia maniera, scovando esche migliori di quelle con cui le persone che lo frequentavano, pescavano. Ci devo mettere del mio come dicevo.

Tutto molto bello. Fintanto che non arrivano i pappagalli.

Pensare che il blog non avrebbe avuto ripercussioni dirette sulla mia sfera piscatoria sarebbe stato da folli. Ed Infatti gli effetti erano quasi tutti previsti ed accettati. A volte storcendo il naso, ma se scrivo e pubblico devo accettare le conseguenze delle mie azioni, questo è sicuro.

Ora io dico, va bene prendere spunto, va bene leggere e rileggere quello che scrivo, ma ci dovrebbe essere una linea, superata la quale, dovreste semplicemente vergognarvi.
Già la vergogna.

Sentimento praticamente sconosciuto al giorno d'oggi nella vita civile....figurarsi nella pesca.

Sentire che mi si prende come esempio mi sta bene. Se sono fonte di ispirazione o riflessioni varie ben venga.

Poi lavorate col vostro cervello e trovate la VOSTRA pesca, non la mia. La VOSTRA.



Qui in pratica son stato stalkerato per chissà quanto tempo e mi avete fregato il pacchetto completo.
Spot ed artificiali. Siete marciti  mesi dietro al computer, culo al caldo, studiando le pietre nelle foto che ho pubblicato, triangolandole con con quelle di maps per capire gli spot.
Zero euro di benzina spesi, contro le mie migliaia.
Poi per non sbagliare, stesse identiche esche.
E me lo venite pure a raccontare.

Vi devo dire bravi? Col cazzo. 

Vi devo dire che a differenza vostra proverei vergogna, mi sentirei una nullità. Un'incapace che vive del lavoro degli altri. Anche perchè la mia ricetta è una delle tante possibili.  Nemmeno lo sforzo di provare a cercarne una vostra.
Ci sono centinaia di km di spot e guarda caso lanciate dalla stessa pietra. 
Se nessuno vi dicesse da dove lanciare, manco al mercato sapreste pescare.

"Ma sarà mai possibile che debbano venire solo dove vado io? Davvero non c'è pesce da altre parti?"

Così ho individuato nuove zone, specchi d'acqua dove un artificiale non è mai passato....( fosse cosa difficile in Sardegna! )  Pescherò qualcosa?
Manco a dirlo....Strike alla prima uscita. Pure con la luna piena. Sarò io? O sarete voi degli incapaci?



La seconda risposta è quella corretta.

Badate bene che non c'è nulla di male nell'essere asini. Partiamo tutti da quella posizione...chi più chi meno. Poi chi ha del talento fa dei progressi....anche chi ne è privo ma si applica fa dei progressi. 
Ed infine ci siete voi. 

 


Pappagalli maledetti. Peggio delle Locuste. Copiate tutto...fra non molto pure come mi vesto...Vai rubatemi anche questi spot.
( tre rocce completamente diverse, stesso risultato. Spero di aver reso l'idea.)