domenica 1 marzo 2020

Locusta Tour 2020. Il sacco di Oristown

Per la verità ho avuto la sensazione di rubare a casa mia e non a casa degli altri.

Ma per la concezione socio-geografica che ho della Sardegna, ovviamente, ho rastrellato a casa altrui.

Non c'è una soglia precisa di chilometri oltre la quale si sconfina, si va, piuttosto, a sentimento.

Il Locusta tour 2020 non potrebbe aver luogo, e concludersi col successo che mi verrà da tutte la parti tributato, se il sentimento ci mettesse lo zampino.

Dovevo essere spregiudicato tanto quanto il mio ruolo di locusta richiede e recuperare i meglio spot, carpiti con l'inganno, la mistificazione, la millantata esperienza, ed ogni altro mezzo disponibile.

Quel tratto sterminato di costa, caratterizzato da acqua marcia e roccia putrida che tende a sgretolarsi sotto i piedi di chi la calpesta è sempre stato generosissimo di spigole. 
C@zzo ci camminano letteralmente sopra. 

Un'acquario di spigole pronto uso. Di tutte le taglie,quasi sempre affamate e qualche volta così scorbutiche da lasciarti a secco nonostante si facessero vedere dietro l'artificiale.
Ma è la pesca.

Surreale è anche la loro presenza, praticamente costante quasi tutto l'anno. 

Zone battute da diversi anni, non dico quanti per non fare il pagliaccio vecchio stampo, che mi avevano riservato sorprese fin dal primo giorno.

Il più delle volte meritate. Meritatissime.
Lanciai da dove nessuno aveva lanciato, guadai canali ritenuti inguadabili fino a quel momento, utilizzai esche mai usate.
Portai alla luce spot sui quali nessuno aveva e avrebbe mai scommesso un centesimo. Ma andavano solo capiti. E questo è il mio pane.

Ecco perchè mi è sembrato di rubare a casa mia. Ladro e proprietario.

Controllavo e ricontrollavo il meteo per trovare le migliori condizioni possibili:

- mare in scaduta
- poco vento
- massiccia presenza di altri pescatori locali ( o aspiranti tali ) che potessero riconoscermi sui loro spot in modo da farmi diventare la locusta che ho sempre desiderato essere.

Non era facile ma ci sono riuscito, la costanza paga....anche quando ti aspettano 140 chilometri di sola andata....non proprio dietro l'angolo per tentare la locustata.

Il giorno lo avevo scelto, tutto pronto dalla sera prima, colazione ad Abbasanta, dove per prendersi un caffè ed una pasta bisogna prima fare lo scontrino, situazione fortunatamente ancora non comune in Sardegna.

Arrivai sul posto nemmeno tanto presto ed ammiravo il mare, bello, forse ancora un pelino alto ma ci poteva stare.
Come sempre scrutavo la scogliera per trovare segni di presenze umane ed era pieno.

Tre presone, tre ragazzi, proprio dove avevo intenzione di andare io. Il che per la locustata era condizione ottimale, ma per rastrellare forse no.

Perchè la locusta non deve solo occupare lo spot, deve anche predarlo, impoverirlo, depauperarlo. Io ero li per quello. Per togliere le spigole a chi sarebbe andato a pescare di li a poco......e magari si sarebbe pure domandato....dopo un cappotto....."che strano le condizioni sembravano perfette!"  Niente di strano....c'è passato Zarabusta due ore fa. E si è portato via tutto quello che ha incontrato nel suo cammino.

Lasciai la macchina distante ed imboscata, di modo che nessuno la vedesse, e soprattutto, di modo che la mia presenza fosse considerata quasi una "apparizione".....e cominciai a battere la scogliera, rispettando la precedenza altrui, insomma...mi comportai come una locusta garbata....la locusta che tutti vorrebbero nel proprio spot....

Passavo più tempo ad osservare che a lanciare, e sebbene notassi delle lacune piuttosto gravi nel modo di pescare altrui....cominciai a tifare per loro. Perchè sapevo che il pesce era presente e dovevano solo trovare il modo di prenderlo.

Così....per non rubargli la scena ed il pesce....provai a fare qualche lancio in un punto non proprio promettente ma niente da fare. Bucai subito.  Un'occhiata di taglia importante, non ne vedevo così da anni.

La loro attenzione si diresse verso di me. Il mare era vivo. 
Insistemmo insieme, ci guardavamo a vicenda ma nessuno bucava...io certamente avrei voluto lanciare dove si trovavano loro...e forse loro dove mi trovavo io....ma i ruoli, ovviamente non si potevano invertire....La locusta ero io.

E dopo un'ora circa....si arresero. Peccato. Il pesce era proprio li...davanti a loro.

Un Sorso d'acqua e via....a riempire il sacco per davvero.



Pochi lanci e fu subito spigola....piccola...ma spigola.....velocemente rilasciata ed al lancio successivo un'altra, stavolta di taglia, trattenuta.



Però che gusto c'è nel rubare senza essere visti?
Poco...così decisi di spostarmi per finire in un altro spot, non troppo distante....ancora più facile, dove avrei sicuramente trovato gente del posto.

La gente del posto la trovai durante lo spostamento... XD

il mare perfetto.....deserto assoluto, nessun pescatore nei paraggi...
Non avendo alcuna fretta mi fermai a chiacchierare con un turista francese, rispolverando tutte le mie abilità linguistiche coltivate alle scuole superiori.
Grandi discussioni, mi presentò la moglie....marcia....di una bruttezza inenarrabile....non che lui fosse bello, ma era la classica situazione in cui vieni fregato. Tu che al tempo magari non eri proprio brutto....ed una donna che al momento non sembra così male....ma la differenza tra uomo e donna è proprio questa.
Le donne scadono....salvo rare eccezioni....Un c@zzo di tricheco mezzo pelata, brutta, marcia, che solo all'idea di stargli a meno di 2 metri di distanza mi faceva vomitare.
Così presi le distanze e cominciai a pescare, per scacciare i cattivi pensieri legati a queste unioni che inquinano la razza umana continuando a generare mostri su mostri.

Fu una delle volte che presi più spigole in vita mia.

Sei lanci di fila sei spigole. Una cosa di cui non mi capacitavo e non mi capacito ancora oggi.
Esca in acqua, pochi giri ed esplosione, ci rimane, anzi no....riprova...eccola!  Come deve essere la pesca. 

E considerando il carattere effimero della botta....sentirne sei di fila nel giro di pochissimi minuti, accompagnate dalle esplosioni in mezzo alla schiuma, mi ha garantito una dose di adrenalina che finalmente posso ricordare con chiarezza a distanza di tempo.



Troppe volte, rientrato a casa....avevo già perso la meravigliosa sensazione della botta.....come se non l'avessi mai provata....eppure il pesce era sul tavolo. Di fronte a me, rimaneva la carne ed una foto....ma la sensazione era già sparita.