lunedì 6 giugno 2016

Quello che non ho preso



A volte ripenso a tutto quello che non ho preso.

Sono certamente in attivo sia chiaro, però dannazione.....che pesci clamorosi che ho perso!

Andando a pesca principalmente in compagnia della mia ombra, ho vissuto scene incredibili in solitaria.
Quando capita qualcosa di eclatante sono quasi sempre l'unico spettatore.....posto in prima fila fisso, mica male.

Però a volte sento il bisogno di parlare con qualcuno dell'accaduto.

Ma ho sempre il dubbio che a raccontare quello che vedo.....finisca per passare da c@zzaro galattico.

Quei pochi che ricevono le mie chiamate sentono di storie pazzesche.....a parti invertite gli crederei??

Se non avessi uno storico alle spalle non sarei credibile.
Anzi, forse, ancora telefono a qualcuno proprio perchè ho delle prove tangibili del pesce pescato negli anni passati.

Altrimenti mi dovrebbero chiudere il telefono in faccia.

La verità è che racconto pochissimo, se perdo pesci non lo dico quasi mai, dico che non ho preso nulla.....non che ho perso un pesce e quindi non ho preso nulla.....sottile differenza, esiste, ma a conti fatti il risultato non cambia.

Però in alcuni casi tacere è impossibile.

Di questa giornata potrei raccontare quello che non ho preso, ma eravamo io e la mia ombra.....nessun altro testimone.....quindi per non fare la figura del menestrello.....dico quello che ho portato a secco.

Ebbene dopo il fattaccio avvenuto alle 3 di pomeriggio al secondo lancio, in un periodo imprecisato dell'anno, ho speso penso 40 minuti buoni, a riflettere sul senso dell'esistenza in assenza di quel pesce e valutato anche le reali possibilità di togliermi la vita senza provare atroci sofferenze, ma in quel punto, vie facili non se ne trovavano.

Come se non bastasse dovevo rifare il finale appena fatto.

Ora la giornata la dovevo passare facendo catenaccio.
Dovevo difendermi ad ogni costo da altre possibili botte, non le avrei rette.

Così lascio le zone esposte per rifugiarmi nella pesca più appagante di sempre, le occhiate.

Lanci corti, cortissimi, per evitare di incannare nuovi mostri tutti da perdere.

Le occhiate non tradiscono mai. Rispondono praticamente subito, anche loro terrorizzate dalle presenze inquietanti.....stavano a riva, addirittura in pozze scollegate dal mare per via della bassa marea.

Ho passato un paio d'ore a ritemprare lo spirito, con buoni risultati.

Un collier di occhiate, ha reso meno amaro il pomeriggio.



Così preso un po' di coraggio, alle 19 son tornato in mare aperto, dove solitamente assisto alla sagra del barracuda.

Ma di quelle bestiacce nemmeno l'ombra.
Il gradino schiumato non regalava pesce a questo giro.

Ultimo lancio e si va via, monto lo sciorlain colorazione giorno del giudizio, ormai sfatto, lo guardo arrivare nella schiumata seguito dalla sagoma di un pescione che lo afferra, si gira, sfriziona e si slama puttana eva ladra! Di nuovo! e che cazzo......ma si può 2 su 2! Il barracuda della vita sembrava......cazz e mo quando lo ribecco!

Va be dai ultimo degli ultimi.....sparo lontanissimo, gia aspettando il momento in cui sarebbe entrato nuovamente nella schiuma.....ancora....rallento non appena lo vedo arrivare.....e quella fottuta sagoma nera si lancia nuovamente sull'esca.....stavolta esce quasi dall'acqua.

Ferro come se non ci fosse un domani.....sono sul gradino, un'onda poderosa gli impedisce di girarsi e in una frazione di secondo decido che se l'avessi lasciato andare avrebbe tagliato in un istante.....così opto per la tecnica di non fargli mettere la testa sotto, nemmeno 30 cm di frizione si prenderà, così è deciso.
D'altronde non sono mica uno iutuber del cazzo armato di go pro che deve tenere la frizione lasca per far sentire il suono nei filmati.

In ogni caso è una tecnica che scatena il panico in chi la adotta.

Scodate da paura, schizzi e salti, lo sciorlain che danzava sotto la gola della ricciola, prima un'ancoretta.....poi anche la seconda si staccava.....ma la terza no.

L'onda della redenzione ha fatto il resto.



Ora è festa.




Nella busta non ci sta, nello zaino neppure.....i problemi della vita.




Mi aspetta la mega scarpinata in solitaria al chiaro di luna.
Dritti a casa, c'è da sistemare la roba e bonificare lo zaino.

Uno sguardo più approfondito all'esca e questo è il risultato.





Ancoretta di coda vmc aperta




ancoretta di pancia intatta ma anellino completamente divelto




anelli dell'armatura piegati.

Freezer pieno.


Cattura effettuata con uno stradic di 3° mano, fins 20 libbre del 2011, nodo rifatto chi lo sa.


E quei babbei comprano lo stella 5000 sw per pescare serrotti dalla spiaggia. Bene, continuate così. Avete capito tutto.


A questo giro niente caccia al prostaffe, gli do un po' di tregua prima della botta finale, perchè ricordate, il meglio deve ancora arrivare.

Comunque, per dovere di cronaca, sono in procinto di giocarmi tutta la mia credibilità acquistando una canna da eging.....seppur di poco valore, ma sempre eging c'è scritto, purtroppo.