lunedì 27 ottobre 2014

Le Lanciaerecupera verità

Pensavo alle migliaia di parole spese attorno alla pesca.
Certo la materia non aiuta, di scientifico non c'è nulla. Niente è dimostrato o dimostrabile attraverso calcoli matematici.
E a tutti, purtroppo, è concesso di dire la loro.
Ci troviamo di fronte ad una mole di informazioni sterminata, sicuramente poco fruibile da chi vuole approfondire un determinato discorso.

Mettiamo che uno voglia sapere qualcosa sui nodi.... non sa neanche da dove cominciare tanto è il materiale a disposizione. Così, scelta la fonte da cui informarsi, dovrà essere capace di filtrare le affermazioni giuste da quelle sbagliate....tutti possono parlare dei nodi, ma quanti lo fanno con cognizione di causa? Su che basi prendere per vera una certa affermazione piuttosto che un' altra?

I forum poi sono pericolosissimi. Fra quanto di vero viene scritto si annida una quantità di cazz@te allucinanti.
basta registrarsi ed il gioco è fatto.
Puoi non aver mai chiuso un nodo in vita tua...ma se scrivi dei nodi, la tua opinione viene rimbalzata per la rete...e chi deve fare un certo nodo dovrà capire se parli a vanvera o meno. E di persone che capiscono poco di pesca ce ne sono tante, di quelle che non capiscono nulla, un infinità.
Fra l'altro son quelli che manifestano più assiduamente il loro pensiero. Un pensiero inutile, perchè oltre a non arricchire il discorso lo ingarbuglia.
Pensate a quanti personaggi sono passati per questa disciplina.....nati e scoppiati nell'arco di un paio di anni.
Da guru profetici a fenomeni da baraccone.
Quanto hanno parlato.....s'intendevano di tutto....le canne le avevano provate tutte....i mulinelli li avevano provati tutti, naturalmente solo stella o certate.....di esche a migliaia, sapevano tutto, dal movimento, ai riflessi, ai colori fino alle ancorette.
E giù fiumi di parole, interventi mastodontici, spesso prolissi, per nascondere il vuoto di esperienza che si celava dietro le lettere che digitavano dal loro PC. Ed il fenomeno purtroppo non si è ancora arrestato.
Ecco, oggi bisogna fare i conti con tutto questo. Senza dimenticare dei blog che spuntano come funghi......argomenti triti e ritriti...qualcuno che ancora parla delle spigole a gomma.....basta...... che p@lle!  O dei serra a galla, delle nuove esche giapponesi, o ancora, della fiera della pesca dove i prostaffe lanciano in vasche piene di blec bass per provare le esche, vestiti da power rangers.....

In mezzo a tutta questa confusione volevo risolvere un paio di questioni di fondo che attanagliano lo spinning e sembrano irrisolte o irrisolvibili da decenni. Discussioni infinite che con un briciolo di buon senso si potrebbero chiudere con poche righe.

Se lo spinning di fronte a tali questioni è impotente allora è necessario vedere le cose con gli occhi di chi Lanciaerecupera. Posto che sono 2 mondi che proseguono paralleli e non si incroceranno mai.

Sapete qual'è la differenza tra l'universo dello spinning e quello del Lanciaerecupera??

Questa:

Nello spinning

-" Ciao, volevo sapere se l'anellino ke ce nella testa del artificiale va tolto prima di lanciare. risp x favore "

-" Benvenuto, allora io l'anellino lo lascio sempre perchè se la casa di produzione lo mette un motivo ci sarà...personalmente noto un leggero rolling in più che in termini di vibrazioni emesse in acqua sappiamo quanto possano fare la differenza con i predatori apatici o in giornate no, senza contare la maggior mobilità dell'esca che non rimanendo imbrigliata dal moschettone tende ad un nuoto più naturale permettendo un maggior scarico delle forze in caso di allamata di pesci notoriamente potenti quali sugarelli che se affrontati con la giusta attrezzatura impegnano seriamente l'angler e a volte conviene pescarli a motore acceso sia che non sia che con una fuga finiscano la treccia che come tu ben sai deve essere bilanciata con la canna e il mulinetto che se no lanci 1 metro di meno e le spire incrociate del mulinello smettono di incrociarsi e vanno parallele aumentando la possibilità di fare i nodi che come sappiamo poi per scioglierli è un problema a meno che non compri le  pinze in zirconio che tagliano il trecciato proprio nel punto esatto e rifacendo il nodo saranno rimaste molecole di adamantio sulla treccia e la renderanno più forte di prima  capito?
Spero di esserti stato daiuto, passa alla sezione presentazioni comunque.


Nel Lanciaerecupera

-" Ciao, volevo sapere se l'anellino ke ce nella testa del artificiale va tolto prima di lanciare. risp x favore "

........................

- " Allora??? non c'è nessuno che m sa rispondere? "

........................

# " Ma f@ttiti tu e l'anellino di testa!"

Come vedete è un approccio completamente diverso alla risorsa acquatica.

Nessuna persona con un briciolo di raziocinio farebbe domande del genere.....c'è quello che chiede se la pellicola trasparente che ricopre il jig vada tolta prima di lanciarlo.......e vi rendete conto che ora le totanare ce le spacciano per "egi"?? ( a breve un pezzo al riguardo )

Vengo in aiuto di tutti coloro che soffrono di disturbi mentali tanto gravi da fargli formulare domande di questo tipo......e di tutti quelli che gli rispondono:

- "se metto ancorette non originali sullo sciorlain cambia il nuoto? Quali modelli mi consigliate per far rimanere uguale il movimento?" 


Risposta di chi Lanciaerecupera:




 ......apparentemente al pesce non frega una mazza delle ancorette non originali e di dimensione diverse!!!
Questo perchè lo sciorlain buca anche se viene dritto. E' così difficile da capire?......



Davvero state ancora a perdere tempo dietro a queste c@zzate???!! Pensate veramente che un pesce guardi le ancorette??? Piuttosto vale la pena di sottolineare come la marcescenza dell'attrezzatura possa far rischiare di perdere una carriolata di carpaccio......Ha aperto del tutto l'anellino di testa e quasi del tutto quello di coda, oltre ad avermi aperto le ancorette non originali di una taglia totalmente a caso...


Questa la cronaca del combattimento: ....................................
.............ZZZ....MILLO!!! caz ce l'ho...........ZZZZZZZZZZZZZZZZ.....ZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ........e bloccati gazzu!......Oh Marco avvicinati che questo non è un barracuda marcio!! ...zzzzzzzzz...zzzz.....zz .......ECCOLO ECCOLO.....dimmi se lo vedi!!! caaazzz millo è dentro l'onda, cos'è?!??!  Oia denticione! aspetta aspetta l'onda giusta, spostati da li che lo faccio uscire......vaiiii.....NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO  caz corri Marco corri!!!
BELLA caz, grande!, per un pelo l'onda se lo riportava via....

Il recupero è stato semplice, ma caratterizzato da overdrive frequenti e gercate compulsive che seguivano le folate del libeccio, con frequenza variabile nel rapporto di 3/1 sulla frequenza delle onde.....  ho dovuto forzarlo molto per fargli superare il gradino....perchè col vuoto d'onda le forze si sono moltiplicate.....e la fortuna ha voluto che si sganciasse dove era ancora possibile recuperarlo.... e che Marco fosse pronto a mettergli una mano nella branchia prima che arrivasse l'onda che di fatto è puntualmente arrivata.....questione di secondi...questione di c#lo.





Termino con una doverosa mitraglietta che ci sta sempre bene.

Il pezzo inizialmente era mooooolto più lungo ma ho deciso che le lanciaerecupera verità meritano una trattazione monografica approfondita.

Alla prossima verità.

a comunque a pesca non si pescano treni ma pesci.





martedì 14 ottobre 2014

Il finto rilascio vero

I pescatori si possono suddividere il mille categorie.
Oggi distinguo tra chi trattiene quello che pesca e  chi lo libera.
Poi c'è la via di mezzo, chi sfiletta responsabilmente.....il necessario per mangiare.
A guardar bene si può andare oltre ed evidenziare una quarta categoria, la più subdola.....i paladini del chec en relis, la peggio gente che popola questo ambiente. Non parlo di quelli che liberano il pesce, parlo di quelli che DICONO di liberare il pesce. Lo sbandierano ai quattro venti in ogni occasione....

Ora nel mondo virtuale ci sono diversi modi per distinguersi, e diverse sono le vie per assicurarsi la gloria fra i fessi.
Una di queste è quella di millantare rilasci di ogni tipo. 
Fa molto pescatore evoluto che tiene alla risorsa acquatica. Ma in realtà tiene alla propria immagine e basta.
Pescare un pesce è figo, piantargli un coltello fra gli occhi di meno....quindi come risolvere questa situazione in vista di una condivisione nel mondo virtuale???......semplice sparare balle clamorose.
E più sono intransigenti più in realtà smazzano lo smazzabile.

Alcuni sono dei veri e propri bracconieri/ladri che vanno a pesca e si rivendono tutto. Dell' illecito che si commette non parlo. A me interessano i risvolti etico/morali. Ma non riesco a misurare la pochezza umana di chi, non bastando la mattanza appena fatta, per essere socialmente accettato dalla ridicola comunità virtuale di cui fanno parte, dice che ha rilasciato tutto.  Sarebbe preferibile che dicesse la pura e semplice verità. 

Poi invece ci sono quelli che hanno bisogno di compilare il curriculum per fare carriera nelle aziende....e via di rilasci immaginari....come se non bastassero le catture immaginarie....tutti che liberano....e che si incazzano se qualcuno si tiene una spigola per cena.....e se per caso trattieni una lecciotta ti danno addosso come se fossi il peggio barbaro della nazione.....non si sa perchè, ma trattenere una leccia è una bestemmia mentre un serraccio marcio è normale...eppure ai miei occhi hanno pari dignità.....tuttavia non sono un prostaffe....probabilmente sono questioni al di sopra del mio grado.

Ora io vi dico, diffidate, anzi mandate in cul@ tutti quelli che collaborano con aziende, televisioni e qualunque altra attività connessa alla pesca perchè sono i più grandi banditi incoerenti e cazzari che la razza umana possa offrire......
Fino al paradosso.... ho visto i più grandi stragisti andare a lavorare per aziende che ci hanno frantumato i c@glioni con le regole del chec en relis.....Purtroppo si fa prima a generalizzare perchè sparando nel mucchio certamente non si sbaglia. Basta ricordarsi che come al solito le eccezioni ci sono, e come sempre confermano la regola.

.....ho visto video di 2-3-4 minuti di rinomati guru terminare 2 secondi prima di lasciare la spigola......sappiate che quel pesce è morto. Finito nel forno. Non siate così ingenui da abboccare vi prego. C@zzo fanno video di 3 minuti....e guarda caso pochi istanti prima di mollare il pesce il video finisce....finita la batteria, finita la memoria ecc ecc ecc.....balle spaziali......so di tonni legati per la coda....finiti in una fotografia che avrebbe dovuto immortalare un rilascio.......avrebbe dovuto perchè quel tonno, oltre ad essere stato preso in periodo di divieto, è stato appeso ad un gancio e fatto a pezzi.....e i prostaffe anzichè stare zitti non potevano lasciarsi sfuggire un'occasione simile....quindi tonno legato per la coda, simulazione del rilascio perchè dovevano sponsorizzare una canna di merd@ presumo.... e se l'avessero sponsorizzata con un tonno rilasciato sai che figura!!!
Capite con chi abbiamo a che fare??......tanto lo fanno tutti è la risposta d'ufficio.....ecco come siamo ridotti.

Mattanze di tonni presi in barba a qualunque divieto, tutti morbosamente abbracciati fuori dall'acqua, dedica strappalacrime e poi via a ributtare un probabile cadavere in acqua.....nella migliore delle ipotesi.....altrimenti il video finisce sempre sul più bello....e subito a precisare, per scaricare ogni responsabilità, che sono stati tutti rilasciati.....ma non prima di aver scattato 5-10 foto con attrezzatura in bella mostra....di marchette si muore, sappiatelo.

Ricordatevi la follia umana fino a che punto è arrivata....questo non potete esservelo dimenticato......c'erano e forse ci sono ancora quelli che dopo aver tirato su un pesce da 100 metri...da 200 metri con la vescica natatoria completamente fuori dalla bocca.....per riuscire a toccare bassezze morali mai viste...... approntano il tavolo operatorio, aprono il kit dell'allegro chirurgo e con un ago bucano la vescica del pesce....la sgonfiano....e lo ributtano in acqua per dire che anche loro fanno il chec en relis....Dio santo.....quel pesce è stato sforacchiato in ogni modo ma ciò che conta è dire che lo hanno liberato. Se poi muore un minuto dopo o un giorno dopo o una settimana dopo non è dato sapersi perchè quello che rimane è il rilascio forzato.


Ho pensato che questa pratica avesse bisogno di essere tipicizzata, è talmente in uso che lo merità.
A mio avviso si tratta di "finti rilasci veri". Cioè sono veramente dei rilasci fittizzi, volutamente finti. Il dolo è assoluto. No si parla di negligenza o di colpa. C'è la volontà di fingere il rilascio per gli scopi più disparati.

Ora per essere ancora più chiari guardate questo video.
e guardatelo tutto, perchè c'è uno stacco fra le immagini e i titoli di coda. ( colpa mia )



https://vimeo.com/98640995

Qui si vede chiaramente come vanno le cose......c'è tutto.....c'è l'euforia immotivata per una cattura assolutamente normale.....ci sono le movenze da prostaffe col pesce in canna.....c'è la soddisfazione di aver portato a termine la cattura....e soprattutto la certezza di aver fatto il possibile per rilasciare il pesce in perfetta salute.
Il vero "finto rilascio vero" nella sua essenza.

Il pesce e stato rilasciato, privo di filetti, ma come vedete ha ripreso subito il fondo.


Scheda cattura:
canna falcon 5/8 azione extra marcia
Certate Sand-Custom, customizzato con granelli di sabbia negli ingranaggi
Popper al tetano

Sfilettate responsabilmente e quando lo fate siatene orgogliosi. Se poi liberate tanto di cappello. Ma fatelo nella maniera più rapida possibile....non state a perdere tempo con le foto e i video perchè di marchette si muore.