mercoledì 18 maggio 2016

Delfino in scatola

No, purtroppo non ho pescato un delfino.

Ma mi sarebbe davvero piaciuto sforacchiarlo con un bel 5/0, magari anche una bella raffiata nella schiena, e poi farlo a tranci.

Tante belle bistecche, alte 4 dita, da fare sulla brace, parte della polpa sottolio, e dei grandi vassoi di carpaccio.

Dicono che abbia le carni molto scure, quasi nere.
Mai mangiato ovviamente.

Ho mangiato la balena una volta, in Norvegia, precisamente a Bergen, proprio a carpaccio. Carne nera, gusto intenso, nel complesso un buon carpaccio, l'avessi fatto io sarebbe stato molto meglio, ma credo che in fin dei conti non sarebbe stato all'altezza della ricciola sottomisura.

Ha fatto tanto scalpore la notizia di quel delfino arpionato, rinvenuto in una spiaggia della Sardegna, frettolosamente fatto a tranci la notte stessa non si sa da chi e consumato chissà dove.



Sdegno totale, caccia all'autore del gesto, promessa di conseguenze penali nel caso di identificazione dell'individuo, e l'immancabile intervento di condanna del WWF e di altre associazioni a tutela dei diritti di non si sa chi.

Ho passato una settimana buona cercando un singolo intervento, anche uno solo, del WWF alla notizia delle decine di mormore arpionate quotidianamente dai subbaqqui ma non ho avuto riscontri.

Niente neppure per i muggini, ne per i dentici, ricciole e tonni.
Neppure una parola spesa per le triglie, poveracce.

Ma per i delfini scendono in piazza. Pretendono la testa di qualcuno: "Individueremo i colpevoli!" Hanno tuonato le autorità competenti.

Avrete già capito dove voglio andare a parare.

Ribadisco che qui scrive uno che mangerebbe tutto quello che è in grado, almeno in linea teorica, di procacciarsi. Che siano spigole, ricciole, gabbiani, gattacci marci o delfini non fa nessuna differenza ovviamente.



Di fronte all'istinto primario di nutrirsi non faccio figli e figliastri, non faccio sconti. Non v'è alcun motivo.

Tutto verte attorno al bisogno di mangiare. Qui non parlo di altro.
Uccidere per uccidere, o peggio ancora uccidere per denaro lo trovo un abominio.
Io non ho mai tolto, ne mai toglierò una vita per denaro.

E' una risposta che ha sempre lasciato sgomenti tutti quelli che mi han chiesto il motivo per il quale non vendessi il pesce pescato. Probabilmente li ha fatti sentire, forse per pochi secondi, delle merd@cce.

Il bisogno di cui parlo non deve essere quello immediato, come se fosse una necessità impellente.

E' un concetto lato, intendo semplicemente il fatto che l'animale deve mangiare per continuare a vivere. Non si può prescindere da ciò.

Ecco perche pur avendo il frigo pieno di alimenti....nel mio mondo ideale, pescare un bel delfino e mangiarselo sarebbe cosa buona e giusta. E con quello che avanza riempirci il freezer per i tempi bui.

Il delfino, insieme al gattaccio marcio rappresenta l'emblema dell'ipocrisia umana.

Attraverso scelte arbitrarie, abbiamo creato animali di serie A e di serie B, ed anche di serie C e D.

E badate bene che l'uomo è al di sopra di tutto questo.

Ma la prova che siano tutte fesserie è che gli animali, nelle diverse culture, non coincidono mai!

E' talmente imbarazzante da affrontare questo discorso che provo pena per quei gonzi che difendono a spada tratta alcuni animali, ma altri no, "crepassero tutti!"......basta che il delfino curioso possa nuotare in pace e vaffanculo ai tonni!

In alcune culture/religioni non si mangia il maiale, in altre le vacche, da noi gattacci marci, cagnacci, e chissà cos'altro ......in Asia gli fanno la festa. 
Qui i delfini non si toccano, neppure le balene, mentre in Giappone li consumano regolarmente.

L'idiozia di questa situazione è palese, poichè in assenza di un potere superiore, tutto viene deciso tramite scelte arbitrarie dettate da vincoli di natura culturale.

Altrimenti ci sarebbero le stesse bestie proibite da consumare in tutto il pianeta.
Invece no.

Chi glielo spiega ai Giapponesi che i delfini non si mangiano?
Noi che ci mangiamo cavalli e asini?

Io che vivo in terraSanta, facente aimè parte della repubblica italiana, non troverò mai dal macellaio un bel gattaccio di campagna da fare in umido oppure allo spiedo, o delle bistecche di delfino in pescheria.

...."poverino ma come fai a mangiarlo....è un essere così intelligente!"....a parte che qui, in Sardegna, i barracuda sono tutti laureati dal 2005 e nonostante il titolo che ne certifichi l'intelligenza, li stiamo smazzando da quasi 10 anni ormai......saranno fatti miei se scarpaccio un delfino?

"Ma il delfino è tutelato dalla legge e da svariati trattati internazionali!"

Invece che cosa ha fatto un tonno per meritarsi di finire in scatola??
Solo perchè è più stupido che può riempire barattoli di latta senza creare scandalo??

" E ma anche il tonno è tutelato dalla legge!"....

...ecco bravo, è talmente tutelato dalla legge, che se ne impedisce la pesca per determinati periodi....e lo sai perchè?? Perchè così siamo sicuri di poterli continuare a consumare in scatola per i secoli avvenire!!!!

In pratica ci stiamo assicurando la certezza di poter continuare a sterminarli per chissà quanto altro tempo ancora.
Sarebbe molto più nobile decidere di sterminarli una volta per tutte anzichè calcolare un sistema che ci permetta di continuare ad avere tonno in scatola per sempre!

In pratica si accetta l'annientamento della vita del tonno singolo in favore della vita del "tonno" in generale, nel senso "c@zzo ce ne frega di quelli che muoiono, basta che la risorsa rimanga."

Nella società umana, la stupidità, derivante da deficit mentale, costituisce motivo di maggior tutela dell'individuo che ne è affetto, cioè non solo non è una discriminante ma anzi vengono prese, almeno in linea teorica, tutte le misure necessarie affinchè lo stupido possa godere della sua esistenza nel migliore dei modi.
In pratica è svantaggiato scientificamente ma "avvantaggiato" legalmente, per cercare di portarlo ad una situazione di parità.

L'uomo nei confronti del tonno e del delfino fa l'esatto contrario. Condanna a morte lo stupido e salva senza motivo l'intelligente.

Ora qualcuno mi spieghi perchè non si può utilizzare lo stesso approccio con i delfini.
Che venissero pescati come tutti gli altri pesci! 

"Eh ma il delfino non è un pesce!" 

Ci avete rotto le p@lle con questa storia...non se ne può più, nei libri sarà pure un mammifero, ma per me rimarrà un pesce come tutti gli altri e se lo dovessi mai pescare finirebbe dritto sulla bistecchiera. Ha delle pinne, una coda, 2 occhi e mangia altri pesci, quindi è un pesce.

Li odio con tutto me stesso, quasi quanto i gattacci marci.

E' tutto un controsenso.....l'uomo è veramente vergognoso.....la stessa persona così come gioisce quando un delfino del c@zzo segue la propria barca.....gioisce allo stesso modo dopo che ha torturato un pesce per mezz'ora, raffiato sottobarca, issato a bordo e, ancora agonizzante, mette su il teatrino delle foto con un essere che sta lottando per rimanere in vita.

O quegli infami che mangiano tonno.....senza averlo pescato ma solo comprato.....e difendono il delfino a spada tratta....per carità.

Aberrante davvero. E senza senso.....non vorrei infilarmi in discorsi relativi all'uomo....ma si potrebbero fare dei paralellismi davvero imbarazzanti....riguardanti uomini di razze e culture differenti che senza motivo alcuno, a parte il puro ludibrio, potrebbero essere trattati in un modo piuttosto che un altro.....

Comunque il mio sogno è vivere tanto a lungo da trovare il delfino in scatola al supermercato.
E farmi il bagno in mezzo ai tonni.....poveracci sono troppo stupidi per finire in scatola.