lunedì 18 novembre 2013

Così pescò Zarabusta. Parte seconda

Mai avrei messo il naso fuori da casa se non fossi stato obbligato dalle circostanze.
Non che mi faccia pregare sia chiaro, ma ormai le zone dove solitamente pascolo le conosco bene, tanto da poter andare a botta sicura, salvo le eccezioni che comunque confermano la regola.
Dicevo quindi che quel fine settimana sembrava un incubo. Si stava avvicinando una di quelle perturbazioni da giorno del giudizio, mare immenso e vento capace di farti perdere l'equilibrio.
Ma la circostanza era speciale, il pellegrinaggio annuale in Terra Santa di due amici, non semplici amici ma due di quelli che stanno un gradino sopra.
Sicchè dovevo andare a pesca. Anzi dovevamo andare a pesca. Guardavo e riguardavo il meteo nella speranza che qualcosa cambiasse ma le possibilità erano quasi nulle.  Bisognava trovare una soluzione di ripiego,  il famigerato piano B.
Il piano B, fosse facile!!  con 30 nodi e passa di Ostro/grecale e onde di 3- 4 metri non ci si discute neanche, vincono sempre loro!
Andiamo lì! si anzi no, meglio là, che se l'onda arriva da Nord/sud-ovest dovremmo essere più riparati!
Arrivò presto l'ora di alzarsi, ma la notte nessuno aveva chiuso occhio.
C@zzo dal vento tremavano le porte di casa. Con le mie doti divinatorie avevo già visto tutto: Alba inutile, mare assolutamente impescabile, vento da mal di testa fulminante, di pesci nemmeno l'ombra, per poi andare alle 9 del mattino a fare colazione in un bar di disperati e concludere che avremmo fatto meglio a stare a casa. 
E le cose andarono così almeno in parte, l'alba fu inutile, vento apocalittico e mare impescabile.



Dai manca solo un' ora e ce ne andiamo da questo inferno!..... vuoi mettere come si sta bene al bar?! io mi prendo un cappuccino, doppia pasta alla crema e un bicchiere di san martino ghiacciata, poi dritti a casa, ci si riposa e via a far la spesa per il pranzo.....
Ad un tratto accadde l'irreparabile.... Da lontano vidi la canna del mio amico piegata e chiari segnali che ci fosse qualcosa dall'altra parte della lenza.... "è finita" pensai, è il classico pesce che ti rovina la mattinata, ti convince che ci pescherai tutto, rimarrai altre 2 ore senza prendere nulla e tornerai per pranzo sfatto e affamato.
"Bè però è belloccio, bravo! esca?! a si lo immaginavo, sciorlain 170. Il carpaccio per pranzo è assicurato, certo ne prendessimo un altro sarebbe perfetto."
Tanto vale mettersi a pescare, dunque che esca mettere?!........ va bè è uno scherzo, vai di sciorlain 170 laiv onago ami singoli non sia mai che incagli.
Vorrei usarlo senza ami per non correre alcun rischio ma non ho ancora perfezionato la tecnica per tirare fuori i pesci senza armare le esche.
Così mi spostai verso una schiumata interessante, forse fuori portata ma valeva la pena fare qualche tentativo.

"Vai sciorlain! pensaci tu! lo so che non riuscirai manco a entrare sotto l'acqua, lo so che sembrerà di riavvolgere solo la lenza, ma io mi fido di te! Aiutami anche oggi a pescarci tutto, non foss'altro perchè sei l'unico capace di abbattere questo vento infernale! Gli altri gerc non servono a un c@zzo, ma tu si, SCIORLAIN! vola!!!"
E lo Sciorlain volò, superando ancora una volta tutte le aspettative, lo persi di vista ma sapevo che sarebbe arrivato a destinazione.... a bordo schiumata, l'unico problema era la lenza in bando e il vento che non mi faceva sentire nulla nonostante avessi la canna filosofale.....
Stavo davvero lanciando e recuperando, niente di più, non potevo influire in nessun modo sull'esca e sugli eventi, e forse è anche per questo motivo che non feci in tempo a fare 2 giri di manovella che la canna si piego!
"Roba da non credere! come c@zzo avrà fatto a vedere l'esca in mezzo a quell'inferno!?! bhò!" ....misteri della pesca.....
Dopo un breve ma intenso combattimento..... scusate riformulo.....dopo un breve ma intenso recupero lo salpai in tutta la sua bellezza. 



E' il barracuda. Già lo vedo sfilettato per pranzo, taglia abbanondante, mi giro e lo mostro ai miei amici lontani da me.
Accorrono, mi scattano una foto, e gli dico che forse abbiamo svoltato.
Lanciamo quà! potrebbe non essere l'unico!
In un istante mi passarono per la mente tutte le str#nz@te che ho letto e sentito sui forums e su feisbuc: "perchè pesco solo barracuda?" "Al nord Sardegna ci sono solo Barracuda?" "come faccio a prendere altri pesci?"...... Ma fortunatamente un'altra botta mi salvò dalla spirale depressiva dentro la quale stavo cadendo....
"Eccolo!" replicò il mio amico, "pure io!!" disse l'altro.
Ci guardammo intorno ed avevamo tutti e 3 il pesce in canna, roba da pazzi.
Tutti e 3 con lo sciorlain, questi pesci che mangiavano a bordo schiumata e si prodigavano in salti fra le onde per aumentare le nostre scariche di piacere....che spettacolo....
Spettacolo si, perchè a pesca sono andato tante volte ma oggi è qualcosa di speciale.....




Avevamo davanti l'ingiarramento spietato di barracuda......ogni lancio uno, se si slamavano subito se ne agganciava un altro, si portavano in acqua bassa, ormai stremati dalla lotta contro la corrente e si slamavano con le pinze facendogli riprendere il largo.
Il pranzo ormai era assicurato, non c'era motivo di fare razzia.
Che botte che ti davano! fantastiche! 


è stata una mezz'ora di fuoco, di quelle che non ti puoi aspettare, di quelle che dici "non può abboccare di nuovo!" e invece inesorabilmente la canna torna a piegarsi e tu godi al pensiero che il mistero della pesca si sia manifestato ancora una volta, proprio a te e non riesci a spiegartelo....... e non puoi far altro che recuperare l'ennesimo pesce .....



.......Slamarlo e guardarlo mentre riprende il largo con le visioni.....
E nel giro di pochi istanti si ritrova in acqua senza capire il perchè. Forse non se lo chiede neanche...però che roba....."ce la fara?" bhò ma 3 barracudi bastano e avanzano per soddisfare i nostri bisogni immediati. La verità è che bisognerebbe smettere di pescare non appena ci si procura il pranzo. La scusa dei rilasci per continuare a pescare è barbaria pura. 
Una delle tante che la pesca sportiva prova a vendere come gesto etico. Ma eticamente è un concetto ridicolo perchè peschi con il puro intento di infliggere al pesce una sofferenza non necessaria in quanto non funzionale al tuo sostentamento.
Certo meglio liberi che con un coltello fra gli occhi. Ti scarichi la coscienza e puoi continuare a pescare sereno. Io per primo.




Che mattinata, AMICI, pesca e pesci a volontà! Di meglio non avremmo potuto chiedere.
Ora dritti al Bar a fare colazione.

Un sentito ringraziamento ai Barracuda, pesci generosi, onnipresenti, fessi al punto giusto e dal carpaccio prelibato.

E ricordatevi



Non facciamo razzie solo perchè abbiamo avuto la fortuna di pescare. Non Vendete il pesce, non mercificate questo Mistero.


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