mercoledì 4 giugno 2014

Il rappresentante di carta igenica e il sogno sfumato

"Tu non saresti in grado di fare nemmeno il rappresentante di carta igenica!!"..........Fu un fulmine a ciel sereno...... Quando tutto sembrava andare per il verso giusto, quando stavo scalando tutti i gradini del Prostaffismo il mondo mi crollò addosso.
Sembrava cosa fatta, ci tenevo tanto a diventare il capo assoluto di tutti i prostaffe, Il signore degli operatori professionali della pesca sportiva, il Re dei Tester, il Messia dei Salt Water division directors........si sarebbero edificate chiese in mio onore, avrei avuto i miei apostoli che si sarebbero occupati di tramandare il mio verbo.....e poi fiumi di rescritti contenenti l'oscura arte del Fronz fiscing, opuscoli con tanto di bassorilievi in pelle di palamita sulla corretta presa del pesce per il chec en relis, ....e invece....nell'arco di un pomeriggio la mia vita cambiò radicalmente. Avevo vissuto in funzione di quest'obbiettivo....non posso negarlo.......e ora dovevo ripartire da zero. 
Fortuna che c'è la pesca. Perchè se ci pensate la pesca è equa. Alla pesca, a quella vera, non gli importa della razza, delle credenze religiose, della condizione sociale, delle tendenze sessuali, dei titoli, degli sponsor e dei cappellini che indossi. Non ha pregiudizi. Se lanci nel punto giusto il giorno giusto il pesce abbocca.
La dedizione viene sempre premiata. Se consacri la tua vita a pescarci tutto puoi dormire sonni tranquilli, pescherai sempre e comunque in abbondanza tanto da non farti mai mancare il carpaccio quotidiano. 
Non dimentico che parto da una situazione di assoluto privilegio perchè la terra Santa per chi ha la voglia di girarla offre l'ambiente ideale per pescarci tutto. Sempre da riva perchè l'avrete letto, il pescato da terra è più buono. Dal pesce che non c'è al pesce diavolo, dal blec bass al barracuda alla trota fino all'occhiata passando per il sarago nel segno del dentice e ricciola senza dimenticare le scardole a bigattino in corrente. Il pescarci tutto presuppone dedicarsi ad ogni pesca possibile ed eticamente concepibile. Così ogni volta che voglio andare a pesca dispongo di svariate opzioni, incrocio i dati disponibili e aspetto il risultato. A volte ci vogliono giorni per decidere, valuti la luna, la marea, il vento, l'onda, la pressione, la stagione, la temperatura e non è raro che si presentino 2 alternative secche ed antitetiche.
A fronte di un' attenta analisi delle condizioni domani posso andare a trote in torrente o a cercare mostri a sciorgigghing.......decidere è un incubo. Almeno per me. Perchè so che qualunque scelta andrò a fare comporterà vivere un' esperienza monca dell'altra parte. 
Se trovassi dentici in risalita nei torrenti, o le spigole nei laghi potrei fare a meno del mare.
Butterei le canne, anzi le userei per amministrare il pollaio. Aria salubre, boschi, acqua limpida, e ombra a volontà dove riposare in santa pace. Non c'è paragone

Invece per imbastire le cene sociali di cui tutti sanno mi tocca andare al mare.
Eviterei volentieri di svegliarmi alle 5, uscire dalla macchina col buio e infilarmi nei waders, vento che ti scuffia, stare sempre a pulire le lenti degli occhiali dalla salsedine, saltare da un masso all'altro per non far tagliare la lenza al pesce, regolare la frizione e seguire la frequenza delle onde...... La verità è che la tensione nelle giornate giuste si taglia a fette. 




Va bene che vado a farmi 2 lanci ma se il mare è quello giusto voglio bucare, c'è poco da fare.

La regola fondamentale della pesca è una: Vai e non dirlo a nessuno, amici, parenti e soprattutto esseri femminili che hanno poteri frastimmatori fuori dal comune. Le loro quantomai ridotte capacità intellettive ( a meno che educate in tal senso ) le faranno proferire sempre e comunque la fatidica frase pur con le migliori intenzioni ma dai risultati catastrofici. Fresca di oggi 30-05-2014, andando via dal bar, saluto una ragazza che conosco per modo di dire e lei che sapeva perfettamente del mio passatempo, senza nessun motivo apparente me lo augura ( leggi buona pesca ) con l'innocenza più totale......poteva salutarmi normalmente, poteva anche stare zitta, invece no......non si capisce perchè ha dovuto aprire bocca. Inutile raccontare della corsa forsennata verso casa a sfregare le corna di muflone e ferri di cavallo di varia natura. Ora chissà quali saranno gli effetti funesti di questo episodio. 
A chi mi dice: "Ma come fai a credere a queste cose!" rispondo che ho visto coi miei occhi e sperimentato sulla mia pelle maledizioni bibliche lanciate senza un vero motivo. Gli basta sapere o peggio ancora vederti con una canna da pesca in mano per aprire bocca e rovinarti la giornata. Si perchè la giornata non la recuperi più. O forse hai l'illusione di averla salvata ma il frastimo è dietro l'angolo pronto a colpire, magari non oggi, non domani ma fra un anno lui è ancora lì che aspetta.
Quindi se siete usciti di casa senza che lo sappia qualcuno avete svoltato. Tutto andrà bene o comunque il peggio non accadrà.

Controllate la lenza il finale i nodi le ancorette e gli anellini e la girella e fatto questo un' occhiata all'albero per capire l'intensità del vento e la direzione, chi non ha alberi nelle vicinanze guardi il meteo tenendo a mente che l'albero non sbaglia, il meteo a volte si. Nel dubbio andate. Le sorprese sono sempre dietro l'angolo e vanno sapute cogliere.


Oggi l'eucalipto parla chiaro, non ci sono dubbi sulle condizioni che troverò. Marea montante, luna assente, vento di libeccio in attenuazione ma con ancora raffiche sostenute e cielo terso.


Il fattore marea è dalla mia, la luna assente dovrebbe garantire passaggio di pesce sicuramente dopo l'alba, il vento non scoccerà più di tanto e il clima primaverile metterà in circolazione i predatori. Non si tratta delle condizioni migliori ma sono più che soddisfacenti.


Manca da verificare il mare e l'intensità dell'onda ma quello lo farò sul posto. I moderni strumenti tecnologici mi assicuravano 1,4 metri d'onda ma si son sbagliati di circa mezzo metro, considerando la direzione dell'onda alcuni punti schiumavano bene per lo meno.


Ho tentato in ogni modo di arrivare a buio ma non ce l'ho fatta. Sicuramente il passaggio di Orche me lo ero giocato. Si vedeva il chiarore ad est e gli spada in caccia, altri spiaggiati dopo aver tentato di allamarsi con un proq rimasto incastrato tra le rocce....casualità o nuova tecnica di pesca?!!?.....e poco dopo vedo un signore seduto col cofano della macchina aperto e tanti proqqù in bella vista.....così mi sono avvicinato per scambiare 2 chiacchiere e mi ha spiegato che ultimamente non porta neanche la canna perchè gli spada gli saltano direttamente dentro l'auto.... ...... Il sole sarebbe sorto nel giro di 20 minuti. Meglio mettersi a lanciare a più non posso.


Provo e riprovo nei punti buoni, ma non si vede nulla. le poche esche che porto con me finiscono presto in acqua ma non sortivano effetto alcuno. Mi è sempre piaciuto pormi delle certezze assolutamente prive di fondamento del tipo: Da quella cala non si tira fuori nulla, quest'esca non serve per i barracuda, a questa abboccano solo spigole ecc ecc. Mi da la sensazione di padroneggiare l'elemento marino e cerco in ogni modo di rafforzarle.

Ma oggi 2 certezze sono state demolite nel giro di poche ore.
La prima, che il sasucchio 120 non fosse gradito ai barracudi.....difatti nel mio luminoso cammino inframezzato dalla buia parentesi del prostaffismo mai avevo agganciato un barracuda con tale esca. E invece nella buca da spigola è uscito lui con la colorazione APO ( apocalisse )



L'ho guardato attentamente cercando di togliermi dalla testa le teglie di carpaccio che giravano vorticosamente annaffiate da copiose dosi di Funtanaliras ( vino bianco ) ma non ce l'ho fatta, ha vinto il partito dello sfilettatore, così gli ho concesso una morte onorevole e spero indolore.
Recuperata l'esca l'ho guardata e ho capito che nulla sarebbe stato più come prima. Così proseguivo errante per le mie scogliere alla ricerca del "Big Fish"........ehm scusate ero convinto di scrivere per la Gazzetta dello Spot..... cercavo dunque il pesce grosso ma la giornata sembrava avara di emozioni. Tolto il sasucchio mi si parava davanti agli occhi una buca indiscutibilmente da spigola. Vicina al gradino, col rigiro d'onda giusto e il mare cristallino. Il pesce non poteva essere che lì. E per fugare ogni dubbio ho innescato il nils master 120. Un' esca vecchio stile garanzia di spigola al 100%. la Seconda certezza gettata alle ortiche in pochi istanti.
Lancio.....non ci crederete ma recupero e ZAC, Anzi SBAM Sbooom frizione che parte, o frezione se preferite, 20 metri fuori, 35, 58, 89,160 cazzoooooooo non si ferma più!!!! dovevo buttare acqua sulla frizione ormai bollita e fumante!!!! .......C'è qualcuno che queste robe le scrive davvero. Pesci di 2 kg che ti costringono a combattimenti estenuanti e quant' altro e se non hai i guanti in titanio della shamano sei fottuto. Io ho lanciato, recuperato e con la ferrata il pesce era fra le mie mani. Ho provato anche ad aprire l'archetto ma non si è preso un metro.



La taglia era pure discreta ma fortunatamente ho montato i dischi in carbonio nella frizione altrimenti sarei ancora li a battagliare.
Quindi pure il nils mi ha tradito ed è sempre lo stesso che mi segue dal 2008 e ogni tanto si merita qualche lancio. Non so dire se il uobblin è simile al mammotti ma buca di sicuro. Se parliamo di rollin è una spanna sopra l'anthrax comunque. Ma non lancia una mazza. 

Saranno le 8 del mattino il mare complice l'alta pressione scende in fretta e la schiuma si riduce al minimo anche nei punti più esposti.

Ora s'ha da cambiare tattica. Lo sciorgigghing potrebbe salvarmi. Ho passato le ultime 4 notti insonne sul forum a leggere tutte le 164 pagine su quest' arte oscura, ho perfino letto l'opuscolo di 1098 pagine che ormai correda ogni esca che esce in commercio ma mi mancano alcuni passaggi fondamentali. Mi dovrò inventare qualcosa per sopperire alle lacune teoriche.

Intanto comincio a montare l'esca e di soppiatto, senza dare troppo nell'occhio lancio alla sconfidata. Quando l'esca tocca la superfice dell'acqua mi guardo intorno e fortunatamente non c'era nessuno nei paraggi. Rasserenato lascio scorrere la lenza fra le dita aspettando che tocchi il fondo cercando di intuire i falsi allarmi dettati dalla corrente....Ora si, ha proprio toccato....dunque mi pare che si faccia così, regolare la frezione, chiudere l'archetto impugnare la canna con la destra e recuperare con la sinistra, gercata verso l'alto e se quello che c'era scritto a pagina 79 è corret.....C@zzo Ce l'ho!!.... allora lo sciorgigghing funziona davvero!! .....e sembra pure bello grosso!! altre 2-3 ferrate per sicurezza,  e dall'altra parte della lenza sento peso e voglia di darmi del filo da torcere, così dopo una prima poderosa fuga ( 400 metri circa haha )  provo a forzarlo non appena mi è possibile, 3-4-5 pompate e riparte, la frizione cede ma la forza con cui la prende è tanta sicchè preferisco addrizzare la canna e fargliela prendere finchè non si calma, e aspetto il momento giusto per pompare di nuovo, stavolta ne faccio 7-8 consecutivamente, poi una terza fuga ma più contenuta e da adesso in poi non mollo più. E recupero senza sosta per evitare di trovarmelo alla picca in mezzo ai gradini. Ma quello che volevo evitare è successo, così trovandomi la lenza verticale fra le rocce mi avvicino ancora di più all'acqua tenendo d'occhio la frequenza delle onde e cerco di sollevarlo, ora la scelta peggiore, forzarlo o no?
Se non lo faccio è capace che si infratta e taglia, se lo forzo rischio di slamarlo o spaccare tutto......Ma sticazzi forziamolo, e pur sentendo la lenza sfregare in alcuni punti finalmente intravedo la sagoma di schiena......Essss una mega ricciola!!! Sbalordito dal modo in cui ha opposto resistenza continuo il recupero...mah misteri della pesca.....poi guardo meglio e non appena la schiuma si dirada vedo le strisce....Azz allora facevo bene ad avere il dubbio, Dentice!...... mica Dentex! provate a chiedere un dentex al mercato o al ristorante!! vi accompagnano alla porta!! DENTICE, si chiama DENTICE. Il dentex lo pescano i prostaffe, noi comuni mortali prendiamo dentici al massimo.
Finalmente è su, le ultime peripezie in bilico sulla scogliera e con l'aiuto dell'onda benedetta lo porto al sicuro e la mano sinistra non fallisce come sempre. E' il boga migliore che conosco.



Come potete notare l'esca è conficcata all'interno della bocca e sporge a malapena il clip.



Bella bestia davvero, l'ashtag della giornata è:  #bella livrea, #complimenti per la livrea, #ha le pinne perfette, #si vede che non è un dentice di immissione.
Ora posato per terra e scaricata un po' di adrenalina vado a controllare i danni subiti dall'attrezzatura. Mi capita spesso di perdere la cognizione del tempo quando incanno i pesci ma riflettendo sull'accaduto ipotizzo che in 2 minuti scarsi questo pesce sia passato dall'idea di fare colazione a filetti per la cena. Credo di averlo forzato molto. Al limite dell'attrezzatura diciamo.


Ho recuperato la testina, incredibilmente l'amo risulta in perfetto stato, le leve sono state minime. la lenza è a coriandoli, lo 0.50 in alcuni punti sarà uno 0.30 e la gomma è sfatta ma recuperabile.


Quello che non mi torna è il jack link da 20 libbre, completamente disfatto. Ancora chiuso ma visibilmente deformato. In bobina un 15 libbre, finale 0.52 e ho rischiato di perderlo per la girella. E' Il classico caso del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno. A sto giro lo considero mezzo pieno.

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