L'arte della pesca fine a se stessa. Millu! ce l'ho ce l'ho, no no no! caz tagliato! ma l'hai visto?!! sicuro era Tonno! O non hai capito l'altro giorno stavo facendo scior gigghing, lanciando a scoppio e ad un certo punto BOOM! canna piegata frizione che cantava e poi ha spaccato tutto, era Lei sua maestà ricciola!! minimo 15 kg..... Ma che ancorette ci posso montare sullo sciorlain 170 senza fargli cambiare il nuoto? le seabass abboccano anche se non sei un prostaff??
venerdì 21 ottobre 2016
Il Salto. Di qualità.
Lo sapete tutti che nonostante l'età ho sempre vissuto lo spinning ai massimi livelli.
Avrei voluto dirla io questa frase ma non mi appartiene.....a dir la verità non ricordo nemmeno la fonte. Chiedo venia.
Comunque, pur pescando seriamente da pochi anni, per me è già arrivato il tempo di fare un bilancio.
Non si tratta di contare i pesci, di quelli ho già perso il conto, piuttosto di valutare questi anni e capirne l'evoluzione o l'involuzione, cosa assolutamente non scontata.
Faccio un esempio, chi ha cominciato a prendere spigole dalla spiaggia ed è finito a pescare tonni dalla barca, oppure è stato colto dal virus dell'egingering.
Qui l'involuzione non sto nemmeno a spiegarla, tanto è palese.
Quello che mi interessa è individuare un momento o forse IL momento, a partire dal quale si è smesso di andare a pesca a casaccio.
Lo posso fare? E' un passaggio che è avvenuto?
Si, credo di si.
Ripeto non si tratta di prendere un pesce in più o uno in meno. Anche se è un effetto quasi scontato, tuttavia non è quello che va sul piatto della bilancia.
Piuttosto considero per esempio, il rapporto uscite - cappotti, valuto l'andare a pesca su tratti di costa a me sconosciuti e portare a casa il risultato, la semplicità stessa con cui ormai scelgo l'attrezzatura, la tranquillità con cui seleziono gli artificiali da portare con me.
Elementi che denotano l'acquisizione di un'esperienza tale ( ma comunque non decennale come molti pagliacci ci vogliono far credere ) da aver cambiato completamente il modo di andare a pesca.
Oggi è veramente difficile che esca di casa senza avere una visione chiara di quello che accadrà.
Prima non mi capitava, ero assalito dai dubbi più atroci, ed i dubbi complicano la giornata.
Da un paio d'anni non mi capita più.
Ovunque vada, in qualunque condizione, so cosa fare.
Catturare spigole estive tra giugno e settembre in piana ( no porti luridi, foci ecc ecc) a mare quasi piatto era qualcosa di assolutamente nuovo per me.....eppure....messa la crema solare....i pesci sono usciti con regolarità. E non ho fatto altro che applicare quello che già sapevo.
Ho deciso di provare, ho deciso di andare a pesca in posti diversi dai soliti e dalla prima uscita ne ho sforacchiate diverse.
Quando mi dicono..... " e ma tu devi ringraziare i forum!" "hai imparato la dentro!" ....mi ribalto dalle risate hahahahahahhaha.....si migliora andando a pesca non seguendo le cazzate dei pescatori da mangianza, o quelli di foce.
Quando leggo o sento persone di 50-60 anni..... che naturalmente millantano di pescare da 45 anni....dire che non si smette mai di imparare, che ancora oggi apprendono cose nuove praticando sempre la stessa pesca, il mio unico pensiero è che gli manchi qualche giorno della settimana.
I casi sono 2, o son dei cretini, oppure come al solito devono ingigantire il personaggio che si son creati, sottolineando che nonostante la sempre crescente furbizia dei pinnuti...... grazie alla loro dedizione, arguzia e batteria di pentole riescono a fregare la spigola nei porti.....o pescare quei pesciacci tropicali..... palestra di chi, nel mediterraneo, non riuscirebbe a portare a casa nemmeno i pesci al mercato. Niente in contrario eh...ma quando mi vengono a raccontare delle difficoltà di prendere un Gt mi vien solo da ridere....poverini....lasciamoglielo credere.
Sono perchè ognuno possa fare quello che vuole, però non se ne può più. State facendo una guerra di logoramento ma non vincerete. Prima o poi passerà il messaggio che pescare è facile e di eroi non ce ne sono.
Chiusa questa breve divagazione, mi accorgo che qualcosa è cambiato anche dal fatto che ho smesso di comprare attrezzatura da pesca.... per "provare" cose nuove.
Non sono mai stato un pazzo psicolabile, come la stragrande maggioranza dei pescatori che comprano, comprano e comprano senza motivo. Ancora cercano un'esca da barracuda....stanno ancora a perdere tempo con queste cazz@te.
Cambiano la paletta ai mommozzi e tutti a comprare i mommozzi con la paletta in kevlar........cosa che esiste da quando esiste il primo topo, i Giampalures le montavano già nel 2008.....tanto per dire.
Ho tutto quello che serve per pescare ai massimi livelli.
Perchè comprare altri jerk oltre gli sciorlain? "Si ma i tide a volte fanno la differenza!"....e capirai..... se per una volta non prendo un barramarcio all'imbrunire.....me ne farò una ragione....
Mulinelli girano ancora, alcuni bene, altri peggio ma pazienza.
Il trecciato è lo stesso dal 2010, girato 2-3 volte nemmeno ricordo, e continua a funzionare. " Ma il varivas è una seta!"
Così mi dicono, io uso il fins, sembra una corda da arrampicata, probabilmente perderò metri nel lancio....ma se pesco già a sufficienza così.....perchè devo cambiare??
Sono il peggior cliente di sempre dei negozi da pesca.....forse mi odiano, e fanno pure bene.
Mi dispiace anche entrarci perchè tanto so che non comprerò nulla. Vedo un sacco di roba.....la prendo, la guardo.....poi ci penso e dico: "Ma che me ne faccio?" "Perchè devo provare arnesi nuovi se quello che ho basta e avanza per mangiare pesce ogni giorno per 365 giorni all'anno?"
La domanda che ognuno dovrebbe farsi è questa: "quand'è che basta?" Quante canne ancora pensate che vi servano? quanti mulinelli?? Quante esche??
Ecco, se per rispondere fate il conto di quello di cui ancora credete di aver bisogno.....siete perduti.....ve lo dico io quello che vi manca: Il tempo per andare a pesca.
Comprare nuova attrezzatura è il sintomo di un male più grave, non lo si vuole ammettere, altri lo sanno ma lo negano, i più ingenui non se ne rendono conto ma è così.
Vi manca il tempo. Ed è questo che fa la differenza. Non i nuovi mommozzi.
Ci saranno alcune migliaia di esche in commercio....a tenersi bassi.....credete che fra queste non ci sia tutto quello che serve per pescarci tutto? Ancora state ad aspettare le novità del mercato?????!!!!
Credo sia normale, normalissimo.....soprattutto oggi....essere partecipi di alcuni aspetti della vita degli altri che ci possono interessare, nel nostro caso la pesca.....ebbene.....vedere che qualcuno pesca molto più di voi....molto più di noi...molto più di me, potrebbe essere la diretta conseguenza non del fatto che abbia la canna migliore, lo stellacometa 5000 sw, il varivas tunanightmare etc etc, ma che abbia semplicemente più tempo per andare a pesca.
Il tempo lo si guadagna in molti modi, dall'essere geograficamente più vicino ai luoghi di pesca....all'avere degli impegni lavorativi-sociali meno serrati, magari più flessibili ecc....tutto ciò si converte in tempo.
L'elemento primo ed essenziale è la possibilità di andare.
E se già avete poco tempo......perchè perderne altro dietro all'attrezzatura!
Il mercato complica la realtà.
Portarsi a pesca 10 sciorlain non serve a nulla!!! Perdete solo tempo a scegliere quale usare!.....perdete solo tempo a sbrogliare il garbuglio di ancorette che si è creato fra gli artificiali!!!
Pensateci bene. Non c'è cosa peggiore che essere pieni di artificiali e cambiarli a rotazione nella speranza che qualcuno funzioni, ma se nella schiumata non c'è un cazzo non c'è verso di sentire la canna piegarsi!!
Sarete sempre svantaggiati nei confronti di chi, il salto di qualità, l'ha già fatto e va a pesca con 10 esche in totale.
"cazzo lui ha preso ed io no!??...Sarà il colore??...si dai cambio e metto questo!"....
Se nella vostra testa sentite questa voce siete fritti.
Gia prima di lanciare starete pensando a quale esca ricorrere in caso di fallimento.
Bene quel lancio è già fallito, recupererete male, quasi sicuramente troppo veloce, e toglierete l'esca dall'acqua prima che finisca la sua corsa, dove spesse volte avviene l'attacco.
"Il salto di qualità" ho titolato, gli elementi per farlo sono sul tavolo. Il primo passo è avere il coraggio di ridurre gli artificiali.
Tutto il resto verrà da se.
Ancora un paio di mesi poi riprenderò a scrivere regolarmente.
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