Alla fine, pur non potendone percepire gli odori da dietro uno schermo....il pesce sarà anche vero, ma per me è tutto finto.
Finto nel senso di artefatto, di costruito, di recitato....e quindi di scontato, e quello che si sconta di solito ha poco valore.
Il ragionamento non è tanto contorto, quanto la percezione che ho dei fatti.
Non c'è modo di mitigare il risultato finale, ormai la vedo così, ma provo comunque a spiegare il concetto.
Siamo sommersi dai contenuti virtuali, dalla pesca virtuale, dai pesci ( e ben altre trivialità ) che gli altri ci sbattono in faccia a mezzo social.
Una premessa è tuttavia doverosa.
Ancora vado a pesca, non quanto prima, ma comunque ci vado ed il meteo è la prima cosa che controllo appena sveglio. Non si sa mai.
Sogno di pescare, fantastico di pescare, progetto di pescare in luoghi dove ancora non sono mai stato, tratti di costa intatti...."ah quanti ve ne sono ancora da battere!".....la Sardegna ancora una volta si dimostra a misura d'uomo....sicuramente a mia misura, giacchè mi permetterà di morire avendone esplorata una grandissima parte, ma non forse la sua totalità. E la speranza di riuscirci in tempi utili è la cinghia di trasmissione che mi da la forza di non mollare anche quando sono a pezzi. Perchè so che i salti che faccio ora....a 60 anni me li dovrò scordare.
In sostanza, pesco ancora tanto, certo non è la pacchia dei tempi universitari, ma il minor monte ore complessivo è stato compensato da una maggiore letalità delle mie azioni.
Tutto questo per dire che la pesca la vivo ancora in prima persona.
Anzi di quello che fanno gli altri non me ne frega più un c@zzo.
Non mi impressiono, ne tantomeno mi immedesimo nelle "avventure" ( o disavventure ) delle altre persone, non guardo che esche usano, che canne usano, che trecciati usano. niente di niente.
Perchè apro il freezer ed è sempre pieno di pesce. Aumentare le catture mi imporrebbe di cambiare le strategie di consumo delle nobili proteine che al momento sono destinate all' autoconsumo, cene con amici ed un sano baratto che trasforma le lische o ventose in uova, verdure, cacciagione, vino ed altre prelibatezze.
Sono immune, immunità non indotta da vaccino ma dagli anticorpi naturali, al pescato altrui.
Quello di cui vengo a conoscenza il più delle volte mi viene sottoposto o segnalato da altre persone, e per puro spirito scientifico, quando proprio mi avanza qualche minuto, do uno sguardo.
La norma è il prodotto ignorante. Volutamente ignorante nella forma, e purtroppo, negli individui che si rendono partecipi dei filmati. Togliendo spazio all'argomento che vorrebbero trattare. La pesca.
Tra considerazioni su quali mutande usare, okkiali da discoteka, canottiere sudice su epidermide depilata, e perchè no qualche rutto a corollario delle pseudospiegazioni post pesca sponsorizzate, viene fuori un prodotto degrandante.....e brutalmente scontato.
Il frasario poi mi manda il sangue al cervello....tutto uguale, possibilmente in un inglese urlato e sgrammaticato: "iz e bist! a monster! Bro! bro! bro! tuna bro! mental! iz iugh !! luc at dis, luc at det " e suoni onomatopeici annessi.
Mi sto infilando in un ragionamento piuttosto lungo da chiudere e me ne sono già pentito mentre scrivo. Tuttavia dopo tanto silenzio provo a spiegarmi.
Per me é tutto finto. Fintissimo. Possono prendere tonni, squali e balene....ma quando si ha una go pro in testa e una videocamera ferma sul treppiede in attesa di riprendere l'attacco di un pesce è game over.
Badate bene che non c'è modo di farlo diversamente, nel senso non posso fargli una colpa anche di questo, ma per me è così.
E' finto perchè non vedo la spensieratezza di andare a pesca e basta. Vedo una tale preoccupazione ed organizzazione nel catturare il pesce nel filmato che uccide lo spirito di qualunque cosa esca dall'acqua e venga ripresa dalle telecamere.
Nessuno o quasi monta un video dove non pesca una mazza perchè non si fanno i likes.
Ancora prima di guardarlo, sappiamo che il filmato è stato pubblicato solo perchè hanno pescato.
Io se mai dovessi avere la certezza di pescare tutte le volte che vado a pesca, avrei già smesso. Spero di pescare, ci credo fermamente, ma le tranvate che ogni tanto prendo, a me inspiegabili, restituiscono alla pesca quella connotazione di mistero che la rende più un atto di fede che una scienza vera e propria.
Manca nei filmati proprio questa componente. Che è il senso più profondo dell'azione di pescare.
Non c'è più incognita, dubbio o incertezza.
Loro a pesca ci vanno....non posso negarlo, ma ci fanno vedere solo ciò che vogliono. Ecco perchè sa di orchestrato. Di prevedibile.....di scontato.
Che mi frega di veder pescare una ricciola da 10 kg se so che vanno in un posto dove girano abitualmente, usano canne che fermerebbero un camion, cavi d acciaio al posto del trecciato, jig da 150 grammi e me lo rivelano in anticipo nel titolo?
Davvero, che cosa mi trasmette un video del genere? Personalmente solo tristezza, quante cose hanno detto o fatto ( o anche non fatto ) solo perchè era accesa la videocamera? Pensate tutte le volte che aprono la frizione SOLO per farne sentire il rumore....quando in realtà è perfettamente inutile.
Quante volte sono andati e anzichè dentici hanno preso calci nei denti? Quanto si è perso di quel pesce apparso in camera in funzione dei mi piace?
E' proprio il clima intorno ai prodotti di questo tipo che sa di artefatto.
Forse basterebbe provare a registrare 10-15 minuti di video senza titoli, senza tag, senza indicazioni, senza niente così da lasciare un alone di incertezza in chi guarda, proprio come quando si va a pesca.
Certo riallacciandomi al discorso inziale, questa potrebbe essere ( anzi lo sarà sicuramente ) solo la mia percezione personale, di quello che, per fortuna, ancora pesca tanto in tutti i sensi.
Cioè potrei anche essere io il consumatore sbagliato, sia chiaro, se chiedessi cosa ne pensa ad un lombardo che vede il mare 5 volte l'anno credo che la risposta sarebbe diversa.
Ma mi interessava portare all'attenzione questo punto di vista, sebbene irrilevante, vorrei venisse in qualche modo elaborato soprattutto da coloro che fruiscono di tali contenuti e ne fruiscono con un'avidità malsana.
Ci sono persone che guardano e commentano decine e decine, se non centinaia di video. Le stesse persone dico. Se li passano in rassegna tutti, si iscrivono ad ogni canale e followano tutti i loro guru preferiti.
Se sentite il bisogno di fare i complimenti o comprarvi le canne da pollaio che quel mese sponsorizzano i vostri maestri.....state sbagliando tutto.
E' chiaro che la pesca non sapete cosa sia, ed avete bisogno di viverla tramite la vita altrui.
Trovatevi altro da poter praticare. Nella vita reale però. Ci sono tante altre belle attività da scoprire, magari più consone alla situazione in cui vivete.
Tagliate il cordone e sarete liberi.
Perdere tempo dietro ad uno schermo a guardare "contenuti" dozzinali solo perchè nel titolo leggete amberjack o dentex o tuna.....è da folli. State buttando via tempo ed energie basandovi su una rappresentazione palesemente farlocca della pesca.
La corsa allo scior jigging ne è un esempio lampante, sembra sia la missione di ogni pescatore che voglia considerarsi tale. Più per le foto che per i pesci in se. E l'emulazione che ne scaturisce è avvilente. Stesse canne, stessa attrezzatura....stesso vestiario e stesso linguaggio.
Mi permetto di fare in chiusura, un distinguo o meglio una menzione.
Ammetto che le nuove leve ( alcune ) hanno fatto passi da gigante e forse anche grazie ad una tecnologia più intuitiva, vengono fuori dei filmati che dal punto di vista tecnico sono di sicuro impatto. Immagino il lavoro estenuante che si nasconde dietro pochi minuti di video. Questi vanno a pesca col cameraman! Macchèscherzipedavvero!
E sebbene un' impostazione di questo tipo comprometta il risultato in termini di pescato, tale lacuna viene compensata da una maggior cura dell'aspetto fotografico/ narrativo, conferendo al prodotto finale una sobrietà che nel mondo della pesca è ormai sconosciuta. In sostanza, anni luce meglio un video alla trota ben fatto, con le giuste inquadrature, presenza in scena dell'uomo misurata, condita da una narrazione semplice e poco invasiva, dell'ennesimo filmato col protagonista sempre in mezzo ai cogli@ni che non sta un attimo zitto e fa a gara con l'altro suo competitor virtuale a chi solleva prima la big tuna amberjack a colpi di trecciato da 40 libbre e urlo libero.
Di alcuni non avrei difficoltà a segnalarli ma non è compito del blog fare pubblicità per le cose che funzionano. Lo sapete.
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