mercoledì 8 gennaio 2014

Prendo il Pesce a Mitraglietta

Perdonate l'assenza ma ci sto pescando tutto. Detto questo è il caso di continuare con l'esposizione delle più sfavillanti e innovative tenniche fotografiche che si vedono in giro.
La scorsa volta ci eravamo occupati della tecnica per piantare il pesce nell'obbiettivo, oggi invece voglio parlarvi della tecnica della mitraglietta.
Gli ho dato io questo nome, non mi pare che sia ancora riconosciuta ufficialmente ma verrà il suo momento ne sono certo.
Anche facendo un po' di ricerche non è chiaro chi sia l'inventore. Qualcuno sarà pur stato ma purtroppo non ci è dato saperlo.
Tuttavia se prima forse si trattava di fotografie "involontarie", magari scattate in fase di posizionamento, oggi possiamo dire che si tratta sicuramente di Fotografie volute, ed è per questo che non è azzardato parlare di tecnica specifica.
La mitraglietta dunque. Perchè questo nome? E' Molto semplice. Infatti la preda viene sorretta o per meglio dire "impugnata" proprio come un'arma e la si punta verso l'obbiettivo della fotocamera con fare minaccioso e sguaro truce.
Ad Oggi non è chiaro  il messaggio che si vuole mandare con questa tecnica, tuttavia è molto in voga nell'ambiente dei prostaffe/Tester che sovente imbracciano i pesci per scattare questo tipo di fotografie.
Sarà forse per aumentare la taglia del pesce??! ....o sarà per mettere in bell'evidenza l'artificiale che smarchettano?! o lo faranno per appagare una innata vena artistica?? Interrogativi senza risposta per ora.
Ma quello a cui assistiamo è la diffusione smodata di questa tecnica che parte dall'olimpo dei prostaffe per arrivare fino al pescatore della domenica che sogna un giorno di entrare a far parte dell'idilliaco mondo dei tester. Mitragliano i prostaffe, e forse per guadagnare posizioni Smitragliano tutti, ma son sicuro che ci sarà pure qualcuno che prende il pesce a mitraglietta per il solo gusto di sparare qualche colpo.
Da un punto di vista squisitamente tecnico si tratta di conoscere profondamente la morfologia di ogni pesce per identificarlo con l'arma cui più assomiglia così da poterlo imbracciare correttamente.



Fateci caso, la leccia necessita di un certo tipo di impugnatura, corpo alto e sottile, grossa pinna dorsale ottima per mirare, una coda a V che ben si adatta ad essere appoggiata contro la spalla così da non tremare durante la fase di puntamento. Come munizioni consiglio popper e vutidì di grossa taglia.




Il Barracuda invece lo possiamo paragonare ad un fucile di precisione, l'ideale sarebbe quindi imbracciarlo distesi al suolo, magari appoggiandosi ad un treppiede per la massima precisione. Ma se si ha fretta di sparare, con un minimo di pratica lo si può impugnare anche in piedi, bisogna solo ricordarsi di togliere la sicura da sotto la pinna pettorale sinistra altrimenti il colpo rischia di esplodere in canna. Rende al meglio in condizioni di mare mosso/molto mosso e caricato a gomma piombata è letale.




D'altro canto per la scaduta avanzata l'arma migliore resta la spigola. C'è la spigola classica, quella maculata e quella da poligono ( Cit. il Messia ) come questa in foto rarissima da catturare ma avrete vittoria sicura contro gli altri smitragliatori per diletto o professione. E' facile da maneggiare e veloce da riporre in fondina, ha il grilletto proprio sotto l'opercolo destro e la pinna dorsale si alza non appena c'è bisogno di puntare per fare fuoco, il calcio ha una buona mobilità permettendo di aderire alla spalla anche nelle condizioni più difficili.


Il numero dei pesci da imbracciare è ancora lungo e purtroppo in passato non ho approfondito questa tecnica con tutte le prede che mi son passate per le mani altrimenti avrei avuto la lista completa o quasi.

Mi rifarò.

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